Cronaca - 07 marzo 2025, 17:38

Minacciò vicino di casa con una motosega: tribunale lo condanna a una multa

Accusato anche di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e disturbo, in aula l’uomo aveva negato ogni addebito

Il Tribunale di Cuneo (foto Mattia Benozzi)

Era stato denunciato dal vicino di casa per minacce, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e disturbo e, con queste accuse, è stato condannato nei giorni scorsi in Tribunale a Cuneo al pagamento di una multa da 500 euro, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, oltre a 3mila euro di risarcimento

Tutto ebbe inizio nel 2022 in una borgata del comune di Roburent. Qui si consumarono i due episodi che avrebbero costretto il vicino di casa, parte civile nel procedimento, a portare in tribunale L. C.

Nel primo, si contestava all’imputato di aver dato in escandescenze mentre il suo vicino stava effettuando alcuni lavori su una staccionata insieme a due operai e di aver puntato contro di loro una motosega minacciando la parte civile con frasi tipo “una volta o l’altra ti spacco la testa” e “non mi avete mai visto inc…, io sono capace di farmi giustizia da solo”. 

Accuse, queste, che però sono state categoricamente smentite da L.C. e dalla sua compagna. 

"Non ho mai minacciato né picchiato nessuno", aveva detto

"La motosega era stata presa e spostata perché suo figlio e un amichetto giocavano, con il rischio di farsi male”, aveva confermato la convivente dell’imputato.  

Quanto alle minacce e agli insulti , la donna aveva sostenuto che niente di tutto ciò sarebbe avvenuto: “Aveva solo detto loro di non lasciare la motosega in giro perché c’erano i bambini”. 

L’altro episodio contestato nel capo di imputazione si sarebbe verificato un mese e mezzo dopo, quando L.C. danneggiò la telecamera del vicino, che però, lui aveva sostenuto di aver spostato con un ‘righello di alluminio’. “Le telecamere sono un problema - aveva proseguito la donna -, non possiamo più uscire di casa o mangiare fuori. Abbiamo più volte denunciato al garante della privacy, e nessuno ha fatto niente”.

CharB.