Attualità - 07 marzo 2025, 07:00

Da Alba ai ranghi dell'Accademia di Modena, la storia della diciannovenne Gaia Bergui: "Oggi giurerò fedeltà alla Repubblica Italiana"

Il percorso della giovane albese tra passione, disciplina e il sogno di servire il Paese: "Che fatica rispettare ordini e scadenze"

L'Allieva albese Gaia Bergui, 19 anni

Quando Gaia Bergui ha scelto di intraprendere la strada dell’Accademia Militare, sapeva di affrontare un percorso impegnativo, ma non immaginava quanto profondamente avrebbe segnato la sua crescita personale. Diciannove anni, albese, ex studentessa del Liceo Scientifico "Leonardo Cocito", oggi giura fedeltà alla Repubblica Italiana nel cuore del Palazzo Ducale di Modena, segnando ufficialmente il suo ingresso tra i ranghi dell’Esercito.

Il 206° Corso "Dignità", di cui fa parte, accoglie 224 Allievi Ufficiali, tra cui 213 italiani e 11 stranieri provenienti da sei nazioni. Il Piemonte continua a distinguersi con cinque cadetti in Accademia, segno di una tradizione che resiste nel tempo. Dal primo giorno di tirocinio, passando per il conferimento dello spadino – simbolo dell’Allievo Ufficiale – fino a questo giuramento, il cammino della giovane  è stato scandito da sfide, disciplina e consapevolezza del valore della divisa che indossa.

Qual è stata la prima emozione quando ha indossato l’uniforme?
"La prima volta che ho indossato l’uniforme è stata all’inizio di settembre, pochi giorni dopo l’inizio del tirocinio, con la divisa di servizio combattimento, la cosiddetta mimetica. È stato un momento bellissimo, perché quell’uniforme rappresenta valori profondi, e poterli personificare per me è stato un onore. È stato il segno concreto che avevo superato il concorso e che il mio percorso nell’Accademia era davvero iniziato".

Quando ha capito che l’Accademia Militare poteva essere il suo futuro?
"Non avendo familiari nell’Esercito, mi sono avvicinata per caso a questo mondo. Ho scoperto il sito Concorsi Difesa e mi sono informata sui percorsi di studio offerti dall’Accademia. Approfondendo, ho iniziato a seguire le pagine ufficiali dell’Esercito Italiano sui social, guardando foto e video delle attività degli Allievi. Da lì è nata la mia curiosità, che si è trasformata in determinazione. I miei genitori e i miei fratelli mi hanno supportata fin da subito, comprendendo le motivazioni che mi hanno portata a questa decisione".

Oggi giura fedeltà alla Repubblica Italiana. Qual è stata finora l’emozione più forte che ha vissuto in Accademia?
"Credo che l’emozione più grande la vivrò oggi, nel momento del giuramento. Finora, il momento più significativo è stato a novembre, quando ho ricevuto lo spadino, simbolo dell’Allievo Ufficiale. È stato un passaggio fondamentale, perché rappresenta ufficialmente l’ingresso nel percorso che sto costruendo".

Qual è stata invece la difficoltà più grande?
"L’Accademia non è un ambiente facile, richiede spirito di adattamento. La difficoltà più grande per me è stata la gestione del tempo: ogni attività ha orari precisi e venendo dalla vita civile è stato un cambiamento radicale. Bisogna imparare a rispettare ordini e scadenze, ma col tempo ci si abitua. Un altro momento difficile è stato il rientro dalla licenza natalizia, la più lunga fino a ora. Tornare ai ritmi serrati dopo 18 giorni a casa non è stato semplice, ma qui i colleghi diventano una seconda famiglia e le difficoltà si affrontano insieme, come una vera schiera, proprio come dice il motto dell’Accademia".

Quali sono i valori più importanti che ha riscoperto in questo percorso?
"Sicuramente il senso del dovere, la disciplina e il valore del lavoro di squadra. Qui impariamo che non siamo soli, che ogni ostacolo si supera insieme. La fratellanza che si crea tra colleghi è qualcosa di unico"-

Cosa direbbe a un giovane che sta pensando di entrare in Accademia ma ha dubbi o paure?
"Avere dubbi è normale, anche io ne avevo all’inizio. Ma la cosa più importante è la motivazione: chi vuole entrare in Accademia deve essere sicuro della propria scelta e dei valori che lo spingono. Quei valori saranno il motore per affrontare ogni difficoltà".

Daniele Vaira