Attualità - 07 marzo 2025, 19:05

Alba e Bra unite per l'acqua pubblica: "No alla società mista proposta da Egea, abbiamo già scelto"

I sindaci Alberto Gatto e Gianni Fogliato ribadiscono il percorso intrapreso: "L'acqua è un bene primario, serve un gestore unico"

Si riaccende il dibattito sulla gestione dell'acqua in provincia di Cuneo. Dopo anni di stallo, la multiutility Iren, attraverso Egea Acque, ha messo sul tavolo un'alternativa alla gestione completamente pubblica portata avanti da Cogesi, proponendo la creazione di una società mista pubblico-privato. Un'ipotesi che, secondo i promotori, permetterebbe di garantire investimenti per 300 milioni di euro in cinque anni e di superare l'impasse del pagamento del valore residuo (VR) di 70 milioni di euro dovuto da Cogesi per il subentro nella gestione.

La proposta prevede che il settore pubblico mantenga la maggioranza fino al 70%, mentre il partner privato, individuato tramite gara, si occuperebbe degli investimenti e della gestione operativa. Una strada che il gruppo Iren, con Egea Acque e la controllata Ireti, ha avanzato con una comunicazione formale all'Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (Ato4) e a Cogesi.

Tuttavia, la risposta dei sindaci della provincia di Cuneo appare compatta nel confermare la scelta di un gestore unico interamente pubblico. Lo ribadiscono il sindaco di Alba Alberto Gatto e il sindaco di Bra Gianni Fogliato: "Dopo un lungo percorso siamo all’ultimo miglio per la piena pubblicizzazione del sistema idrico. I sindaci della provincia di Cuneo si sono già espressi all’unanimità a favore di questo percorso. Ora è arrivata l’offerta di Iren, ma, senza demonizzare le partnership pubblico-privato, riteniamo che in questo caso si debba andare avanti verso un sistema completamente pubblico in mano a Cogesi".

Il tema centrale resta il pagamento del VR di 70 milioni di euro, necessario per completare il passaggio della gestione. "Sappiamo che non è una cosa banale", aggiunge Gatto, "ma il servizio idrico è un settore strategico e per questo il gestore unico pubblico sarebbe la miglior soluzione per il territorio".

Fogliato sottolinea l'importanza della scelta collettiva: "Abbiamo sempre creduto che l’acqua sia un bene primario che deve rimanere sotto controllo pubblico. È una scelta di responsabilità per garantire ai cittadini un servizio equo e sostenibile nel tempo".

d.v.