/ Agricoltura

Che tempo fa

Agricoltura | 06 marzo 2025, 18:59

Il Brasile riapre le porte alle susine italiane. Confagricoltura Cuneo soddisfatta: “Notizia importante per la nostra provincia”

Il Piemonte è la seconda regione produttrice dopo l’Emilia-Romagna con oltre 1.270 ettari coltivati

Il Piemonte è la seconda regione produttrice di susine in Italia

Il Piemonte è la seconda regione produttrice di susine in Italia

Le susine italiane, Prunus domestica e Prunus salicina, tornano in Brasile. Il ministero per l’Agricoltura ha comunicato la ripartenza dell’export verso il Paese sudamericano dal 21 febbraio scorso interrompendo, così, il blocco imposto dal 2013 per paura della diffusione della Lobesia botrana. Uno stop di natura preventiva più che legato ad una reale diffusione della malattia proveniente dalla pianta della vite. 

Una buona notizia per la provincia di Cuneo e per il Piemonte, seconda regione produttrice dopo l’Emilia-Romagna, con oltre 1.270 ettari coltivati a susino (circa il 70% nel distretto saluzzese) e circa 450 aziende produttrici (dati 2023).

“Del 15% di produzione italiana di susine che finiva sui mercati extra UE prima del 2013, il mercato brasiliano rappresentava oltre il 40% e adesso tornano ad aprirsi delle opportunità interessanti per le nostre aziende del territorio provinciale e regionale, particolarmente vocati a questa coltivazione – commenta soddisfatto Michele Ponso, presidente della Sezione frutticoltura di Confagricoltura Cuneo e della Federazione di Prodotto Nazionale Frutticoltura di Confagricoltura –. Certo i risultati non saranno immediati; in questi anni, infatti, il Paese sud-americano ha fatto fronte alla mancanza di prodotti italiano acquistando da altre nazioni, dobbiamo quindi ricostruire con pazienza e determinazione un mercato potenzialmente molto interessante”.

Confagricoltura si è particolarmente spesa negli anni, portando avanti un dialogo serrato con l’ambasciata italiana in Brasile. Fino ad arrivare, nel luglio 2024, alla visita di una delegazione del ministero per l’Agricoltura del Paese presso alcuni frutteti dell’Emilia-Romagna e del Piemonte.

Il 27 settembre dell’anno scorso, con il Ministero all’Agricoltura, il Ministero degli esteri e il Servizio Fitosanitario Nazionale, è stato raggiunto l’accordo di Systems Approach per autorizzare l’accesso al mercato brasiliano delle susine e ripristinare così il flusso commerciale. “Un importante risultato diplomatico, che abbiamo portato avanti insieme al ministero italiano”, aggiunge Michele Ponso.

Il ritorno nel mercato brasiliano è una boccata d’ossigeno per i produttori italiani, i quali stanno facendo i conti con un mercato europeo abbastanza asfittico e con una concorrenza, in particolare spagnola, molto agguerrita.

L’anno scorso l’Italia ha prodotto 1.720.448 quintali di susine, segnando una crescita rispetto al 2023 (1.653.141 quintali). Sono calate (-6%), invece, le superfici impiegate dai 12.694 ettari di due anni fa a 11.919 dell’anno scorso.

C. S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium