Un ardore di ideali che sfida l'oscurità sempre più opprimente delle ideologie. "Noi e loro," il nuovo film delle sorelle Delphine e Muriel Coulin, al cinema Monviso da venerdì 7 marzo, ci presenta l'immagine di Pierre, padre single e lavoratore delle ferrovie, come una metafora della società. Vincent Lindon (vincitore della Coppa Volpi a Venezia) interpreta magistralmente questo padre che, da solo, cresce i suoi due figli nella periferia di Metz, nel nord-est della Francia. I due ragazzi sono agli antipodi: Louis (Stefan Crepon) cerca di costruirsi un futuro dopo l'ammissione alla Sorbona di Parigi, mentre Fus (Benjamin Voisin), il fratello maggiore, non studia né lavora, e prova a trovare il suo posto in un mondo che sembra non avere spazio per lui. Così, si avvicina agli ultras della squadra del Metz e ai movimenti neofascisti, entrando in forte contrasto con i valori del padre, vicino alla sinistra operaia. Basato sul romanzo “Quel che serve di notte” di Laurent Petitmangin, il film delle sorelle Coulin continua ad esplorare le giovani generazioni della provincia francese con “Noi e loro” (titolo originale “Jouer avec le feu – Giocare con il fuoco”). Un'osservazione contemporanea che prova ad analizzare l'estrema destra da una prospettiva "esagonale”.
La pellicola è in programmazione venerdì 7, sabato 8 e lunedì 10 alle 21. Domenica 9 sono in programma gli spettacoli delle 16 e delle 18.30.
Ancora in programmazione “Emilia Perez”, capace di collezionare due premi nella notte degli Oscar: alla miglior attrice non protagonista (Zoe Saldaña) e per la miglior canzone (“El mal”, scritta da Camille, Clément Ducol e dal regista Jacques Audiard). Va detto che si è trattato di una delusione: in quanto il film era candidato in 13 categorie, record per un film non in lingua inglese, che aveva perso il suo status di favorito al termine di una campagna trasformatasi in una via crucis dopo la rivelazione di vecchi tweet razzisti della sua attrice principale, Karla Sofia Gascon. Polemiche a parte, si tratta di un film apprezzatissimo dalla critica - e non solo - che è stato capace di battere un record non banale, oltre ad aver già in bacheca quattro Golden Globe e due BAFTA. La trama vede protagonista Manitas del Monte, feroce barone di un potente cartello messicano che ha deciso di cambiare sesso. Cresciuto in un contesto machista e criminale, ha soffocato per anni il suo sentire profondo. Per realizzare il suo più grande desiderio, fa rapire Rita Moro Castro, giovane avvocato brillante al servizio di un grosso studio legale, più interessato a fare assolvere criminali che a servire la giustizia. Manitas recluta Rita per gestire transizione e futuro: simulare la sua morte con moglie e figli e ricominciare altrove. Poi Manitas diventa Emilia ma il passato fatica a passare come i rimorsi. Rientrata in Messico, cinque anni dopo, decide di riprendersi la sua famiglia e di restituire al suo Paese i corpi dei suoi martiri. Ma una questione di cuore tuonerà tempesta. Il film di Audiard è in programma giovedì 6 e domenica 9 alle ore 21 e sabato 8 alle 18.30.
Martedì 11 marzo, alle 20.30, tornerà la rassegna Mondovisioni, organizzata dall’associazione NOAU. In proiezione “Black Box Diaries”, che racconta la storia della scrittrice e documentarista giapponese Shiori Ito. Il film parla apertamente dell’esperienza dello stupro subito dalla donna nel 2017 e della sua battaglia per cambiare le antiquate leggi giapponesi sulla violenza sessuale. Determinata a dare l’esempio ad altre vittime, Shiori porta avanti il suo caso, pubblica un libro autobiografico di successo, e realizza questo film: diretto da lei stessa con filmati privati della sua terribile esperienza, “Black Box Diaries” cattura il suo tumultuoso, straziante e infine trionfale viaggio, rivelando il prezzo umano e sociale da pagare quando si subisce l’attacco congiunto di politica, media e social network. Nel ruolo di vittima e allo stesso tempo di reporter che indaga sul proprio caso, Shiori combatte per un epocale cambiamento sociale, e per sopravvivere. Alla proiezione seguirà un dialogo tra Eva Garelli, operatrice antiviolenza della cooperativa Fiordaliso, e Elena Miglietti, giornalista, scrittrice, speaker radiofonica e docente alla Scuola Holden di Torino in diverse discipline.
Infine, mercoledì 11 marzo il Cinema osserverà un giorno di riposo.
Per ulteriori informazioni sulla programmazione, che può subire variazioni, è consigliato consultare il sito internet. In alternativa è possibile contattare l’Ufficio Spettacoli del Comune di Cuneo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30, ai numeri 0171.444.812 – 818, o ancora, nelle ore serali, l’interno del cinema: 0171.444.666.
I biglietti sono acquistabili il giorno dell’evento a partire dalle 9, oppure direttamente presso la biglietteria del Cinema da 30 minuti prima della proiezione.