Il tema della povertà educativa è ormai al centro dell’attenzione tra le diverse nuove forme di disagio presenti nella nostra società.
Save the Children, alcuni anni fa e per la prima volta in Italia introdusse il concetto di “povertà educativa”, definendola come “la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.
Nei recenti rapporti statistici Caritas sulla povertà, si evidenzia che tra i quasi 5,7 milioni di poveri assoluti “l’incidenza della povertà assoluta tra i minori oggi è ai massimi storici, pari al 13,8%: si tratta del valore più alto della serie ricostruita da Istat e di tutte le altre fasce d’età.
Complessivamente si contano 1,3 milioni di bambini poveri: quasi un indigente su quattro è dunque un minore”. La povertà educativa è quindi strettamente connessa alla povertà economica. A causa di difficili condizioni economiche molte bambine, bambini, ragazze e ragazzi non hanno le stesse opportunità dei loro coetanei in situazioni economiche migliori. L’attenzione delle Caritas diocesane e parrocchiali sul tema della povertà educativa è molto alta, e tante possono dirsi le progettualità pensate al fine di spezzare la catena della povertà intergenerazionale.
Partendo da questi presupposti, il nostro Gruppo Caritas Interparrocchiale di Moretta, Faule e Polonghera, ha ritenuto fondamentale poter destinare una parte delle proprie risorse, sia economiche, sia in termini di prestazione di servizi da parte di suoi volontari, in un nuovo progetto di doposcuola realizzato dal Comune di Polonghera, che rappresenta l’evoluzione di attività di carattere sociale già messe in atto negli anni precedenti.
Il progetto, ideato in favore delle fasce più deboli della popolazione ed in particolare dei bambini in condizioni di fragilità delle scuole primarie e secondarie, coinvolge più soggetti presenti sul territorio: il Comune di Polonghera ed in prospettiva altri Comuni limitrofi, la Cooperativa Sociale Chianoc di Savigliano, i Servizi Sociali tramite il Consorzio Monviso Solidale, la Caritas Interparrocchiale e diversi volontari che prestano il servizio di assistenza e collaborazione con un educatore professionale che coordina l’attività come responsabile operativo dei minori che partecipano all’iniziativa.
Grazie al contributo della nostra Caritas è stato possibile raddoppiare le ore settimanali di doposcuola, che attualmente coprono due pomeriggi alla settimana.
Cogliamo l’occasione per ringraziare di cuore i tanti benefattori che costantemente contribuiscono con la loro sensibilità a rendere possibili tali interventi a sostegno di iniziative che affrontano le sempre più complesse forme di povertà, che possono essere efficaci solo quando riescono a coinvolgere un numero crescente di persone nella comunità.
Chi volesse dare un contributo alla Caritas Interparrocchiale potrà fare un versamento sul conto corrente IT 96 G 08487 46530 000120101394.