Attualità - 05 marzo 2025, 13:00

Cuneo: un successo il convegno su storia ed evoluzione del Santa Croce e Carle

Il convegno è stato introdotto dal Direttore Generale Livio Tranchida, che ha evidenziato come eventi di questo tipo contribuiscano a riportare l’attenzione della cittadinanza sui valori che l’ospedale ha trasmesso nel corso della sua lunga storia

L'ospedale di Cuneo

Un pubblico numeroso e attento ha partecipato ieri all’evento dedicato alla storia e all’evoluzione dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, organizzato nell’ambito delle iniziative promosse dall’Associazione "Nuovo Corso Giolitti". Il convegno, tenutosi in una sala gremita oltre la sua capienza, è stato presentato dalla Presidente dell’Associazione, che nel suo intervento ha sottolineato il valore storico dell’ospedale per la città di Cuneo e l’importanza di mantenere viva la memoria collettiva su una struttura che ha accompagnato la crescita sociale e sanitaria della comunità. La Presidente ha ricordato come l’Ospedale sia stato costruito nel tempo grazie alla generosità e all’impegno di generazioni di cuneesi, un luogo in cui ogni pietra racconta una storia di dedizione e progresso.

Il convegno è stato introdotto dal Direttore Generale dell’Ospedale, il Dott. Livio Tranchida, che ha apprezzato l’iniziativa evidenziando come eventi di questo tipo contribuiscano a riportare l’attenzione della cittadinanza sui valori che l’ospedale ha trasmesso nel corso della sua lunga storia. Una comunità quella Cuneese che si identifica pienamente con il proprio Ospedale in un connubio intimo e reciproco di scambio. Il sistema valoriale del nostro Ospedale ha radici profonde e va protetto e trasmesso alle nuove generazioni di professionisti. Il Dott. Tranchida ha inoltre sottolineato l’importanza di preservare il patrimonio storico e culturale dell’Ospedale S.Croce e Carle di Cuneo, riconoscendolo come un simbolo dell’eccellenza sanitaria nazionale. 

La conferenza ha visto protagonista l’Ing. Paola Arneodo, già Direttore dell’Ufficio Tecnico dell’Ospedale, che ha guidato i presenti in un viaggio affascinante attraverso i secoli, ripercorrendo le tappe fondamentali che hanno trasformato l’ospedale da istituzione caritativa medievale a moderno polo sanitario d’eccellenza.

Durante il suo intervento, l’Ing. Arneodo ha illustrato il ruolo cruciale dell’ospedale fin dalla sua fondazione nel 1319 grazie al lascito di Gioannetto da Pozzolo, figura chiave nella creazione di un primo nucleo assistenziale destinato a poveri e pellegrini. Da allora, la struttura ha attraversato secoli di trasformazioni, subendo ampliamenti e riorganizzazioni fondamentali, come l’intervento settecentesco dell’architetto Vittorio Bruno di Samone, che ne ridefinì l’assetto strutturale per rispondere alle esigenze di una sanità in continuo mutamento.

Un punto di svolta significativo si è verificato nel Novecento, con l’introduzione delle prime sale operatorie, l’apertura del reparto di Radiologia nel 1935 e lo sviluppo della Cardiologia negli anni ’50. "L’ospedale si è sempre adattato alle nuove sfide della medicina, evolvendosi per offrire cure sempre più avanzate alla cittadinanza", ha sottolineato la relatrice.

L’incontro ha permesso di approfondire anche la recente trasformazione dell’ospedale in un hub sanitario di riferimento regionale, con l’attivazione di reparti d’eccellenza come la Radioterapia negli anni ’70, la Cardiochirurgia nei primi anni ’80 e il reparto di Cardioanestesia, che ha migliorato la sicurezza degli interventi a cuore aperto. A queste innovazioni si aggiunge la continua implementazione di tecnologie all’avanguardia, tra cui l’introduzione della Risonanza Magnetica 3 Tesla e della PET-TC per la diagnosi oncologica.

L’evento ha testimoniato il forte legame tra la città e il suo ospedale, simbolo non solo di assistenza e innovazione, ma anche di un patrimonio condiviso che continua a crescere grazie all’impegno di medici, ricercatori e cittadini. "Il Santa Croce e Carle è molto più di un ospedale: è un’istituzione che ha accompagnato e accompagnerà la comunità cuneese nella sua evoluzione sociale e sanitaria", ha concluso l’Ing. Arneodo, ricevendo un lungo applauso dal pubblico.

comunicato stampa