A una manciata di ore di distanza dall’articolo con cui TargatoCn dava conto del recente sopralluogo della Guardia di Finanza nel municipio di Cuneo, si raccolgono le prime, caute dichiarazioni da parte dei membri dell’amministrazione comunale.
La presenza delle Fiamme Gialle in via Roma 28 nella mattinata di giovedì 27 febbraio, sembrerebbe per acquisire documentazione relativa a non meglio specificati dossier amministrativi apparentemente riferibili al comparto dei lavori pubblici, non è passata inosservata, anche se al momento nulla trapela in merito al concreto oggetto di tali ricerche.
Parimenti, risulta in cerca di conferme qualsivoglia supposto collegamento col recente invio di una lettera anonima recapitata ai capigruppo del Consiglio comunale. Uno scritto che, giunto alla loro attenzione nei giorni scorsi, chiamerebbe in causa specifici “intrecci” di cui sarebbero responsabili alcuni amministratori comunali.
In merito al fatto la sindaca Patrizia Manassero ha rilasciato un primo commento, nel quale ha prima di tutto ricordato come non sia possibile fornire più precise informazioni per ragioni imposte dal segreto istruttorio. “Mi preme però specificare – ha subito aggiunto – che nulla ci preoccupa rispetto alla lettera anonima. Quello che profondamente dispiace è invece il ricorso all’uso della lettera anonima, segno di codardia. Lavoriamo sereni per gli obiettivi che abbiamo e che sempre, volentieri, spieghiamo a chi ce ne chiede conto, mettendoci la faccia”.
In linea generale i capigruppo di maggioranza si rifanno proprio alle parole della sindaca, o evitano di commentare l’accaduto proprio per rispettare la delicatezza del momento. E in molti della minoranza hanno assunto la stessa posizione, seppur non tutti.
“Nella lettera si fa un riassunto preciso e dettagliato di quanto noi minoranze sosteniamo sin dall’insediamento – hanno detto Franco Civallero (FI) e Mavy Civallero (SiAmo Cuneo), indubbiamente i due che si sono esposti di più, pur rimanendo sul vago -. Non dovrebbe agitare le acque più di tanto perché non contiene nulla che già non si sapesse. Quanto sta accadendo rappresenta comunque una sconfitta per tutta l’Amministrazione comunale, i cui rappresentanti dovrebbero sempre agire nell’interesse della città e non nel proprio, come purtroppo sembrerebbe essere accaduto. Gli incarichi bisogna meritarli e non guadagnarli grazie alle pressioni dei vari partiti politici; il gioco delle tre carte deve finire per restituire dignità alla nostra società”.
Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni hanno poi chiesto ufficialmente la convocazione di una conferenza dei capigruppo urgente per dirimere la questione “faccia a faccia”. Con il decano del Consiglio comunale Ugo Sturlese che ha ripreso una sua dichiarazione che aveva fatto scalpore, qualche tempo fa, e nella quale descriveva Cuneo come “una città omertosa in cui però, ancora, non si spara”.
Vedremo se, nei prossimi giorni, sarà possibile rendere tutta la questione un po’ più definita.