Il treno dopo trenta giorni. Un mese fa è stata riattivata la linea ferroviaria da Saluzzo verso Savigliano e Cuneo.
Il servizio è stato affidato all’azienda “Arenaways”, una novità assoluta a livello regionale e anche nazionale.
Le tratte, attive fin dall’800, erano state soppresse dalla giunta regionale di Roberto Cota nel 2012. Il suo successore Sergio Chiamparino nel 2019 aveva riattivato i convogli da e per Savigliano, ma nel marzo del 2020, tutte le corse sono state sospese dalla Regione a guida Alberto Cirio e non sono più ripartite.
Al posto dei treni era stato istituito un servizio di bus di linea.
"Il ritorno del treno a Saluzzo – dice il consigliere regionale PD Mauro Calderoni – è un’ottima notizia per le Terre del Monviso e per tutta la provincia di Cuneo perché gli utenti possono avere a disposizione servizi più efficienti e moderni. Occorre, però, che la Regione con Agenzia della Mobilità, insieme a Comuni e utenza, si confrontino per ottimizzare gli orari ed evitare sovrapposizioni tra bus e treni che ad oggi partono e arrivano alla stessa ora".
"Va ricordato – aggiunge Calderoni – che si tratta di corse del trasporto pubblico locale i cui costi sono coperti da soldi pubblici, in questo caso della Regione. Risorse, quindi, che vanno utilizzate al meglio, senza duplicazioni e cercando di evitare dei buchi orari, cioè periodi della giornata senza treni o bus.
A partire da questa settimana Agenzia della Mobilità dovrebbe fare entrare in vigore alcuni cambi agli orari delle linee ferroviarie e di pullman, ma alcune criticità restano. Ora serve un ulteriore salto di qualità: visto che si tratta di corse pagate con i soldi dei contribuenti, i convogli devono essere utilizzati in modo razionale. Ad esempio, un’ipotesi è che Agenzia della Mobilità trasferisca anche gli studenti pendolari sui treni. Un grande lavoro che però va fatto adesso, subito, in vista del prossimo orario generale dei treni per il 2026".