Attualità - 04 marzo 2025, 20:03

A Manta le donne dell'emigrazione: da Chianale a Parigi, una storia di coraggio e memoria

Nel nuovo appuntamento dei Giovedì del Monastero, Nanni Gianaria presenta “Bonne à tout faire”, il racconto di un’emigrazione femminile tra sacrificio, indipendenza all’inizio degli anni ‘50

Un'immagine tratta dal libro “Bonne à tout faire"

Tornano gli appuntamenti del Giovedì del Monastero e, il 6 marzo alle  21, il  Comune e la Biblioteca di Manta, in collaborazione con Fusta Editore propongono in  Santa Maria del Monastero l’incontro con Nanni Gianaria autore del libro “Bonne à tout faire - Da Chianale a Parigi: testimonianze di emigrazione femminile all’inizio degli anni Cinquanta”.

Una  testimonianza esemplare di intraprendenza femminile. 

Introduce l’incontro Ivana Casale, sindaco di Manta.

Sarà presente Maria Chaix, una delle protagoniste della narrazione.

L’emigrazione delle popolazioni dell’alta valle Varaita, così come per quelle di altri centri alpini, non è un fatto dovuto ad un particolare periodo storico, ma rappresenta una consuetudine che risale a millenni di anni fa: non esistevano confini ed era normale il transito sugli alti colli quando le condizioni climatiche lo consentivano, principalmente per commercio. Anche alcune donne lasciavano il paese per andare a servizio da famiglie abbienti con la qualifica di “bonne à tout faire”.

La storia narrata da Nanni Gianaria racconta l’esperienza di tre sorelle che a metà degli anni ’50 lasciano Chianale per recarsi a Parigi.

La loro straordinaria esperienza nella grande metropoli non fa dimenticare il lontano villaggio natio, dove ritornano ogni estate.

Grazie alle lettere inviate dallo zio, emerge una descrizione realistica e curiosa della vita valligiana alla fine degli anni ’60.

Questa è la storia della loro famiglia e nel medesimo tempo la storia di Chianale che in quegli anni sta vivendo un inesorabile spopolamento…

Due mondi distanti e caratterizzati da eventi completamente diversi: Parigi sta attraversando la crisi della Guerra d’Algeria, con un forte rischio di guerra civile; Chianale vive il suo consueto ciclo stagionale, sempre uguale, con inverni ricchi di neve che isolano la comunità per diversi giorni e le estati del dopoguerra dove alle tradizionali attività agricole si affiancano le prime presenze turistiche.

Ingresso libero.

AMP