L'ASL CN1 ha dato il via alle visite obbligatorie per i lavoratori esposti all'amianto nello stabilimento Alstom di Savigliano. Il programma, promosso dalla Regione Piemonte, prevede una serie di controlli sanitari per coloro che hanno subito un'esposizione professionale a questa sostanza nociva. Stanno iniziando a essere contattati i dipendenti che avevano presentato domanda online un anno fa sulla piattaforma regionale. "Finalmente vediamo un primo passo concreto, grazie all'attenzione sollecitata dalla UIL regionale e all'intervento politico di chi ha sostenuto la nostra richiesta", sottolinea Paolo Giordanengo, segretario aggiunto di UILM Cuneo e rappresentante sindacale unitario in Alstom.
La lunga attesa ha riguardato oltre 700 domande di pensionamento per beneficio amianto, mentre numerosi lavoratori attendevano ancora una risposta. L'intervento della UIL regionale, con il segretario generale Gianni Cortese e il responsabile sicurezza Francesco Lo Grasso, unito all'impegno della deputata Chiara Gribaudo e dell'ex sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, ha sbloccato la situazione, portando all'avvio delle visite mediche.
Il protocollo prevede una visita specialistica, una valutazione delle mansioni svolte dal lavoratore nei diversi reparti aziendali e una spirometria per monitorare la funzionalità polmonare. "Al momento il protocollo è molto basilare: prevede solo un consulto e la spirometria, ma abbiamo chiesto ulteriori esami più approfonditi. Purtroppo, alcuni esami diagnostici più avanzati non sono ancora accessibili gratuitamente e dovremo continuare a insistere per ottenere più tutele per i lavoratori esposti", aggiunge Giordanengo.
Il programma di assistenza della Regione Piemonte offre accertamenti e controlli sanitari gratuiti per tutti i lavoratori che, per motivi professionali, sono stati esposti all’amianto. L’accesso avviene tramite iscrizione sulla piattaforma Salute Piemonte, nelle farmacie aderenti o attraverso il proprio medico di base, in particolari condizioni come l’età superiore agli 80 anni o la presenza di patologie già diagnosticate.
Oltre ai controlli specifici per l’amianto, i lavoratori si stanno mobilitando anche per una campagna di prevenzione dei tumori della pelle, viste le numerose segnalazioni di melanomi maligni tra gli operai esposti a saldature e altre lavorazioni a rischio. "Abbiamo già avuto casi di colleghi che si sono trovati a dover affrontare diagnosi difficili e la prevenzione deve essere una priorità. È importante che la sorveglianza sanitaria sia estesa e approfondita, perché le esposizioni avute in passato continuano a presentare rischi per la salute", aggiunge Giordanengo.
"Un ringraziamento particolare va anche allo SPRESAL (Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro) dell'ASL CN1 per il supporto nella gestione delle visite e nella tutela della salute dei lavoratori esposti. Finalmente hanno iniziato a contattare i nostri colleghi e speriamo che questo programma venga implementato sempre meglio per garantire un monitoraggio costante della nostra salute", conclude Giordanengo.