Tradizione e allegria. Questi gli ingredienti che hanno caratterizzato le feste di Carnevale a Garessio dove ieri, si è rinnovata la tradizione dei magnin e oggi si è svolta la sfilata nel centro storico.
"Ciò che rende unica questa manifestazione è la celebrazione della figura storica dei magnin - spiega l'assessore alle manifestazioni, Michele Odda -, ovvero i calderai, maestri dell’artigianato che, con il loro mestiere di lavorazione del rame e dello stagno, hanno contribuito in maniera determinante all’economia rurale di Garessio. Questo mestiere antico, tramandato di generazione in generazione, trova nel carnevale una rievocazione semplice ma potente: il trucco rudimentale utilizzato per il travestimento.
I partecipanti, infatti, si dipingono il volto con una tecnica molto particolare, utilizzando un tappo di sughero abbrustolito infilzato da uno stecchino di legno. La cenere ottenuta strofinandola sul viso crea quella caratteristica macchia che imita la pelle annerita dal fumo dei forni da calderaio. È una tradizione che affonda le radici in un mestiere ormai scomparso, ma che mantiene intatto il suo fascino popolare e la sua importanza storica".
Oggi invece il centro si è animato con la sfilata: protagonisti i bambini e le loro creazioni. La manifestazione, realizzata grazie al Comune, la Pro loco e le attività commerciali si è stata un successo.
"Ringraziamo tutti i partecipanti - dicono dall'amministrazione -, in particolare la Pro loco, le attività commerciali, gli uffici comunali e le scuole di ogni ordine e grado".
Al termine della sfilata la giuria ha assegnato i premi dell'edizione 2025, ecco i vincitori:
Originalità: Asilo Campioni Polti con "Opere d'arte"
Eleganza: Pro loco Garessio con "Il Carnevale Veneziano"
Simpatia: Bar Curini da Marta con "Farfalle"
Entusiasmo: gruppo elementari e oratorio