La riqualificazione dell’ex ospedale di Bra è ormai in fase avanzata, con un progetto di fattibilità tecnico-economica già approvato dalla Conferenza dei Servizi. “Così come per Alba, il progetto è stato realizzato dallo studio di progettisti incaricato a seguito di procedura di gara, e ha ottenuto parere positivo dalla Conferenza dei Servizi”, spiega Ferruccio Bianco, direttore dei Servizi tecnici dell’Asl Cn2. “Attualmente siamo nella fase di verifica del progetto da parte di un organismo di controllo accreditato. Una volta completata questa fase, procederemo con la gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori”.
Nel frattempo, si sta lavorando per sgomberare completamente l’ala più recente, che sarà oggetto di una riqualificazione massiva. Contestualmente, sono state avviate alcune operazioni preliminari e integrative, tra cui il rifacimento della copertura dell’ala monumentale, la riqualificazione delle camere mortuarie e il trasferimento di alcuni servizi di supporto.
Il progetto prevede il trasferimento di gran parte delle attività clinico-ambulatoriali nell’edificio costruito negli anni ‘80, che sarà completamente ristrutturato mantenendo il volume attuale, ma con una nuova configurazione architettonica e funzionale. “Questa struttura diventerà la sede della Casa della Comunità e dell’Ospedale di Comunità di Bra, con 20 posti letto conformi ai requisiti del D.M. 77/2022”, precisa Bianco.
L’edificio storico, invece, manterrà le sue funzioni attuali, continuando a ospitare attività ambulatoriali, servizi amministrativi, la sede del Distretto e la Centrale Operativa Territoriale, oltre alle camere di degenza dell’Hospice Oncologico.
Il piano di riqualificazione mira a creare una Casa della Comunità e un Ospedale di Comunità che siano un riferimento sanitario e socio-sanitario per il territorio. “L’obiettivo è garantire la migliore fruibilità degli spazi, facilitare l’accesso all’edificio e promuovere la partecipazione della collettività”, sottolinea Bianco. Particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione degli spazi pubblici interni ed esterni, in modo da agevolare l’accoglienza dei cittadini e la collaborazione tra i diversi professionisti sanitari.
La creazione di spazi comuni interni ed esterni per il personale e gli utenti della struttura è stata concepita per favorire lo scambio e la collaborazione tra i diversi professionisti sanitari. “Vogliamo che la struttura diventi un luogo di interazione tra medici di medicina generale, specialisti, tecnici diagnostici, infermieri di famiglia e comunità, così da garantire un’assistenza sanitaria più efficace e integrata”, conclude Bianco.
Il nuovo polo sanitario di Bra si prepara così a diventare un modello di assistenza di prossimità integrata, rispondendo alle esigenze della popolazione con servizi sempre più efficienti e accessibili.