Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, il prefetto di Cuneo ha consegnato agli eredi dei reduci di prigionia in Germania la Medaglia d’Onore, in memoria di coloro che subirono la deportazione e la detenzione in campi di prigionia e di lavoro dopo l’8 settembre 1943. La concessione della medaglia è disciplinata dalla legge 27 dicembre 2006, n.206 ed è conferita ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943, fossero essi detenuti o destinati a lavoro coatto per l’economia di guerra.
Il termine IMI è l’acronimo ufficiale di “Italianische Milita (r)r -Internierten, Internato Militare Italiano”, termine adottato dalle autorità tedesche nei confronti dei militari italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich nei giorni seguenti l’8 settembre 1943.
Tra gli internati e i deportati molti furono destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e a tutti i militari internati fu negato lo status di prigioniero di guerra previsto dalla Convenzione di Ginevra il 27 luglio 1929 e sottoscritta anche dalla Germania.
Per ricevere il riconoscimento di internato o deportato e la Medaglia d’Onore è necessario che la persona interessata, o un suo familiare, presentino un’apposita istanza.
Come già avvenuto in passato, il Comune di Ceva è disponibile a seguire le procedure per la presentazione della suddetta istanza e ad effettuare le copie della documentazione sia per i cebani, sia per tutti coloro che avranno piacere di effettuare la pratica di richiesta.
L’ente ha individuato nel funzionario Luca Pesce la persona preposta allo svolgimento di questa mansione, a disposizione dei cittadini per attivare la istanza e per seguirne l’iter.
Lo sportello a cui rivolgersi è situato al piano terra del palazzo comunale (piazza Vittorio Emanuele II), presso l’Ufficio Anagrafe, e l’accesso è consentito negli orari stabiliti.
All’istanza possono essere allegati, e saranno utili per la procedura, copia del foglio matricolare e copia di documenti, copia della piastrina di riconoscimento, copia della corrispondenza o ogni altro documento appartenuto al deportato.
Si ricorda che la medaglia è coniata dalla Zecca dello Stato in metallo e riporta da un lato lo stemma della Repubblica Italiana con intorno la scritta “Medaglia d’Onore ai Cittadini Italiani Deportati ed Internati nei Lager Nazisti 1943-1945” e dall’altro il nome e cognome dell’internato o del deportato dentro un cerchio di filo spinato.
“Ringraziamo Giorgio Gonella, già per tanti anni dipendente del Comune, per l’impegno profuso nel tenere viva la storia del nostro Paese e dei nostri concittadini - commentano dall’Amministrazione -. Il lavoro di ricerca e approfondimento permette a tutti noi di dedicare la dovuta attenzione a procedure come quella prevista per la consegna della Medaglia d’Onore, procedure che travalicano il mero iter burocratico e che vanno a legarsi indissolubilmente alle radici delle famiglie e della città. Unire la Storia delle nazioni e dei popoli con la storia dei singoli è l’unico modo per non dimenticare il nostro passato e, su questo, costruire il futuro”.