Aveva legato la sua bicicletta a una rastrelliera in corso Giolitti a Cuneo, di fronte alla filiale della Intesa Sanpaolo, ma quando in quel pomeriggio del luglio 2022 la andò a recuperare le toccò un'amara scoperta: la bici era sparita. Il disappunto della proprietaria fu ancora più grande quando, dopo qualche ora, rivide la propria biciclette in mano a una coppia a passeggio sotto i portici.
Questa la vicenda raccontata in Tribunale a Cuneo da una donna cuneese, che per il furto subito aveva sporto denuncia alla Polizia Locale. A condurre la bicicletta rubata, secondo la Procura, sarebbe stata V.C. (1990), che quel pomeriggio era a passeggio con il compagno, J.M. (1994).
Quello non sarebbe stato peraltro l’unico episodio contestato a J.M.: nel settembre 2022 l‘imputato venne infatti trovato con una bicicletta rubata: da qui l’accusa di ricettazione.
Quel giorno l’uomo venne fermato fuori dall’ospedale, in via Coppino, perché aveva avuto un diverbio con un medico. “Al nostro arrivo - aveva spiegato un vigile in aula - la dottoressa ci spiegò di essere stata aggredita verbalmente da J.M. che la accusava di averlo urtato mentre faceva retromarcia”. Alla richiesta di spiegazioni circa la provenienza del mezzo, avrebbe detto di averla acquistata da un extracomunitario: “Due giorni dopo - ha concluso il testimone - è stata sporta una denuncia per il furto di quella bici: apparteneva a un bambino”.
Ma per le difese degli imputati non vi era in realtà prova che che la bicicletta fosse stata rubata proprio da loro e, per l’altro episodio, che J.M. sapesse che la bicicletta con la quale era stato trovato a settembre fosse stata rubata. Il giudice, accogliendo le tesi difensive, ha mandato assolti entrambi per non aver commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato.