Nelle domeniche 9, 16 e 23 marzo il Conservatorio Ghedini di Cuneo organizza “Che spettacolo… musica e teatro!”, una rassegna di tre eventi per bambine e bambini dai 18 mesi ai 10 anni con voce narrante e accompagnamento di musica dal vivo. Ciascuno spettacolo, della durata di un’ora circa, viene proposto in due repliche alle ore 10 e alle ore 11.15 presso la sede del Conservatorio, in via Roma 19 a Cuneo. Gli appuntamenti, a partecipazione libera ma con prenotazione obbligatoria su www.conservatoriocuneo.it data la capienza limitata della sala, sono destinati a specifiche fasce di età; si svolgono in collaborazione con la Compagnia Dispari Teatro e con il patrocinio del Comune di Cuneo, della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte.
La rassegna giunge alla sua terza edizione dopo il grande successo delle prime due, che hanno fatto registrare il tutto esaurito quasi a tutti gli spettacoli e l’apprezzamento dei bambini e dei loro genitori: la novità di quest’anno è rappresentata dal fatto che nel terzo appuntamento, quello di domenica 23 marzo, viene proposta una produzione originale del Conservatorio nella quale si esibiscono anche alcuni docenti. Con questo spettacolo, e con i due allestiti da Dispari Teatro nei quali l’accompagnamento musicale è garantito dagli studenti di “Musica da camera” della professoressa Clara Dutto, il Conservatorio di Cuneo continua il suo percorso di avvicinamento dei più piccoli all’ascolto della parola e delle note. Tra gli obiettivi dei Conservatori c’è anche la formazione delle nuove generazioni alla fruizione della musica e dunque anche una “Università della musica” può e deve organizzare momenti di approccio alle esecuzioni musicali dal vivo anche per un pubblico diverso da quello degli studenti e degli appassionati, in particolare proprio i bambini che potranno essere i musicisti di domani. L’esecuzione dal vivo di brani musicali dalla fruizione semplice si accompagna in modo perfetto al racconto di fiabe e storie, consolidato patrimonio dedicato all’infanzia.
«Il valore della musica si scopre fin da piccoli – dice il presidente del Conservatorio Ghedini, Mattia Sismonda –, ed è proprio questa consapevolezza a guidare il nostro impegno nel rendere il Conservatorio un luogo aperto, capace di dialogare anche con i bambini e le loro famiglie. Avvicinare i più piccoli alla musica è un’opportunità straordinaria, ma anche una responsabilità che coinvolge le istituzioni e, soprattutto, le famiglie. L’esperienza dell’ascolto e della scoperta musicale in tenera età è un dono prezioso, che accompagna per tutta la vita alimentando sensibilità, creatività e capacità di espressione».
«Anche per quest’anno, il terzo, allestiamo i nostri ambienti di studio e di esercizio musicale in modo accogliente e stimolante – aggiunge il direttore del Conservatorio Ghedini, Deborah Luciani – per ospitare tre eventi capaci di avvicinare i più piccoli al meraviglioso mondo della musica. Invitiamo dunque con piacere tutte le famiglie a partecipare, come già è successo nelle due precedenti edizioni di questa nostra speciale rassegna».
Domenica 9 marzo si inaugura la rassegna con Ascoltare che passione!, un vero e proprio concerto dedicato a bambine e bambini dai 18 mesi ai 3 anni dove parlano gli strumenti e la musica e le parole sono poche. I veri protagonisti sono l’ascolto e l’interazione con i musicisti e i loro strumenti: il brano proposto è il Trio op.9 n. 3 di Joseph Kreutzer, violinista e compositore tedesco di cui ben poco si conosce; suonano Marta Botta al violino, Eric Giubergia al flauto e Alarico Gherardi alla chitarra, strumento al quale in questa formazione da camera viene affidata una funzione analoga a quella che solitamente svolge il pianoforte, ovvero il sostegno armonico agli altri strumenti. Marina Berro accompagna il viaggio tra le emozioni che gli uditori vivono con mamma, papà o con chi avrà voglia di accompagnarli. Il pubblico assisterà al concerto in uno spazio circolare per incontrare, condividere e vivere la musica da molto vicino.
Domenica 16 marzo va in scena Alberi!, per bambine e bambini dai 4 ai 7 anni. Tante storie, con parole di frutti, fiori, foglie e rami si intrecciano come le radici di un albero secolare per raccontare da dove veniamo, ma anche dove vogliamo andare. Gli alberi, già scritti nei semi, che germogliano, che crescono, che si espandono, sanno parlarci della saggezza di vite lunghe, lente e sempre rispettose degli altri. La lettura è a cura di Marina Berro e Paola Dogliani; le musiche di accompagnamento sono i Cinque pezzi per due violini e pianoforte, scritti da Dmitri Shostakovich e arrangiati dallo studente e amico Levon Atovmyan, eseguiti da Jacopo Calandri e Bruno Casiddu al violino e Claudio Curulli al pianoforte. Questi brevi brani hanno avuto origine dal lavoro che Shostakovich svolse in giovane età come pianista a teatro per film muti e rappresentano ognuno una piccola storia musicale con preludio, elegia e tre danze diverse, ciascuna più vivace della precedente.
Domenica 23 marzo viene proposto Il Carnevale degli animali, rivolto a bambine e bambini dai 7 ai 10 anni. Un guardiano dello zoo decide una notte di ridare la libertà a tutti gli animali e inizia a raccontare la sua avventura in un testo in rima che diventa un inno alla libertà e alla musica, dove la fantasia è libera di esprimersi. La lettura è di Alberto Jona, che ripropone un testo originale di Jacopo Masini scritto per uno spettacolo dell’Unione Musicale di Torino con la messinscena di Controluce - Teatro d’ombre. Il brano che accompagna e inframmezza le letture è Il Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns, nella trascrizione per quintetto di fiati e pianoforte di Massimo Data, docente di Fagotto al Conservatorio Verdi di Torino; suonano i docenti del Conservatorio Ghedini Francesca Landoni al flauto, Marco Vittorio Rossero all’oboe, Paolo Casiraghi al clarinetto, la direttrice Deborah Luciani al fagotto, Paolo Valeriani al corno e Clara Dutto al pianoforte. La celebre composizione, originariamente concepita per un ensemble più ampio, trova nell’arrangiamento per quintetto di fiati e pianoforte una dimensione più intima che ne esalta i dettagli e le sfumature espressive, mantenendo intatto lo spirito giocoso e descrittivo dell’originale.
I tagliandi di prenotazione degli ingressi, massimo 4 per nucleo famigliare, saranno resi disponibili al pubblico una settimana prima dello svolgimento di ciascun spettacolo.