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Attualità | 20 febbraio 2025, 11:42

Deposito rifiuti pericolosi Clavesana, a Cuneo la protesta dei cittadini: "In gioco c'è il futuro di un territorio intero" [FOTO E VIDEO]

In Provincia in corso la conferenza dei servizi in merito al progetto. A sostegno del Comitato anche la consigliera regionale Giulia Marro

Rispetto per un ambiente fragile che, negli anni, è diventato culla di eccellenze enogastronomiche. Così il Comitato Clavesana dice no ribadisce la propria opposizione al progetto del deposito stoccaggio rifiuti pericolosi in paese, ad opera della ditta Cement srl. 

Cittadini e imprenditori della bassa Langa, insieme ad alcuni amministratori locali, oggi hanno raggiunto Cuneo per protestare pacificamente sotto al Palazzo della Provincia di Cuneo, dove è in corso la conferenza dei servizi.

“In autunno avevamo approfondito la questione e presentato un'interrogazione alla Giunta Regionale in merito alle analisi ambientali dell’ARPA- spiega la consigliera regionale Giulia Marro (AVS), che questa mattina era presente al presidio per sostenere il Comitato -. Oggi speriamo di ricevere delle risposte dalla conferenza dei servizi. Grazie ai cittadini che si sono attivati e che stanno seguendo la vicenda, per tutelare il territorio e mantenere sano l’ambiente in cui vivono".

Tutela dell'ambiente, ma anche una garanzia per le future generazioni, questi i motivi che hanno spinto il Comune di Clavesana e dei paesi limitrofi ad opporsi al progetto. 

"In gioco c'è in futuro di un territorio intero - spiega Serena Milano del Comitato - e la reputazione delle Lange, patrimonio UNESCO. Clavesana è un crocevia unico, nel cuore del Tanaro e ai piedi della Langhe, in pochi chilometri ha eccellenze enogastronomiche note in tutto il mondo, sarebbe scellerato intraprendere questo progetto".

A sostenere le ragioni del Comitato anche il sindaco, Bruno Terreno, che ha preso parte alla conferenza dei servizi, insieme ai tecnici comunali, i rappresentanti legali delle diverse parti e i diversi enti coinvolti.

"Ci aspettiamo che questa vicenda - aggiunge Chris Bangle, noto designer che da anni vive a Clavesana - si concluda in modo positivo per il bene del paese. Onestamente i politici devono capire che questo progetto non è la cosa giusta per il territorio, conosciuto per le sue bellezze ma anche fragile. Ci vogliono generazioni per costruire una reputazione di eccellenza, un attimo per distruggerla: e da questa reputazione dipendono anche lavoro, turismo, famiglie. Serve rispetto per tutto questo".

Arianna Pronestì

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