Sono aumentate anche all’Ufficio di Stato Civile del Comune di Cuneo le richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza (per iure sanguinis), così come le domande di rilascio di certificazioni desunte da atti di stato civile formati da oltre un secolo, in data posteriore al 1866 (anno a decorrere dal quale è entrato in funzione lo Stato Civile Italiano in Piemonte), certificazioni necessarie ai cittadini stranieri residenti all’estero che vogliono chiedere il riconoscimento della cittadinanza per discendenza in un Comune italiano. Si tratta di pratiche fin qui evase a costi bassissimi o nulli, ma con un aggravio di spese dirette e indirette per l’Ente per la mole di lavoro che comportano. In ragione di ciò, una delibera di Giunta ha introdotto una nuova tariffazione amministrativa.
Le richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza implicano, per legge, istruttorie articolate e complesse, con valutazioni di ordine giuridico e procedimenti anagrafici. Gli interessati infatti devono presentare domanda di iscrizione anagrafica prima di presentare domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana all’Ufficio dello Stato Civile, che comunque deve compiere un cospicuo numero di accertamenti (tra cui la verifica dell'attendibilità e dell'utilità degli atti prodotti dal richiedente relativi alla ricostruzione documentale dei singoli passaggi nell'albero genealogico, le richieste ai consolati italiani, competenti in base ai luoghi di nascita e di residenza all’estero dell'interessato e dei suoi ascendenti, della certificazione attestante che nessuno abbia mai rinunciato alla cittadinanza italiana). Tutto l’iter può giungere a conclusione solo se il richiedente vive stabilmente nel Comune in cui ha fatto domanda e vi soggiorna per tutta la durata del procedimento. Al Comune di Cuneo negli ultimi anni sono pervenute una media di 18 richieste di tale genere all’anno, ma gli utenti potenziali che richiedono informazioni sul procedimento in Cuneo si aggirano ogni anno intorno al centinaio.
Le domande di rilascio di certificazioni desunte da atti di stato civile formati da oltre un secolo, invece, implicano un’attività di ricerca storica e il rilascio dei relativi certificati di stato civile che costituiscono il punto di partenza per la presentazione dell’istanza per iure sanguinis, al fine di attestare la linea di discendenza e dimostrare la trasmissione ininterrotta della cittadinanza italiana. Negli ultimi anni le ricerche di tale tipologia valide processate sono state di circa 265 all’anno.
La situazione di Cuneo rispecchia una crescita esponenziale di richieste simili che giungono agli uffici di Stato civile dei Comuni italiani dall’Argentina, dal Brasile, dal Venezuela e altri Stati dell’America Latina, ma anche dagli Stati Uniti, al punto che la legge finanziaria del 30 dicembre 2024 ha previsto la possibilità di introdurre un contributo amministrativo per compensare le spese di questi servizi compiuti dagli Enti comunali. Come è avvenuto in altri Comuni, anche l’Amministrazione cuneese ha quindi deciso, con una delibera approvata dalla Giunta il 13 febbraio scorso, di inserire un tariffario a compensazione della mole di lavoro che l’Ente deve affrontare.
Le domande di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza saranno quindi soggette al pagamento di un contributo amministrativo pari a euro 600,00 per ciascun richiedente maggiorenne.
Le richieste di certificati o di estratti di atti di stato civile formati da oltre un secolo e relativi a persone diverse dal richiedente saranno rilasciate con un contributo amministrativo pari a Euro 300,00 per ciascun atto, (scende a Euro 250,00 nel caso in cui il richiedente indichi con precisione l’anno di formazione dell’atto di stato civile e la data di nascita oltre al nominativo (nome e cognome) della/e persona/e cui l’atto si riferisce). I contributi dovranno essere versati a mezzo PagoPA su apposita voce che verrà istituita e il relativo versamento dovrà essere comprovato contestualmente alla presentazione dell’istanza, allegando la ricevuta dell’eseguito pagamento.
Così spiega la sindaca Patrizia Manassero: “Questo contributo aiuta i Comuni a coprire i costi amministrativi associati alla verifica e all'elaborazione delle richieste, che, come si può facilmente apprendere dai mezzi di informazione, stanno aumentando anche in Piemonte e nelle aree che sono state protagoniste di una grande emigrazione oltre Oceano. Mi preme però precisare che non sono in nulla interessati da questa nuova tariffazione i cittadini stranieri residenti in Cuneo che hanno maturato i requisiti per poter richiedere al Ministero dell’Interno la cittadinanza per concessione (che dà automaticamente diritto ai figli minori di diventare cittadini italiani) e i ragazzi stranieri nati in Italia che, avendone i requisiti, possono rendere la dichiarazione di voler diventare italiani entro 12 mesi dal compimento dei 18 anni”.