Non c'è nemmeno stavolta una data di apertura certa del tunnel di Tenda. Il Comitato tecnico, che nei giorni scorsi ha fatto un sopralluogo al cantiere per poi riferire in Cig, cui spetta l'ultima parola, ha comunque confermato l'orizzonte di fine giugno, con qualche ma a rabbuiarlo.
In particolare, sui tempi dei collaudi, che dovrebbero durare tra i 60 e i 75 giorni. Sempre che tutto vada bene.
E' l'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi ad evidenziare come sia in corso una contrattazione tra Anas e impresa costruttrice per il termine lavori a fine aprile, in modo che, con il paio di mesi ipotizzato per i collaudi, si rispetti la scadenza del mese di giugno. Ma in un cantiere che ne ha viste di tutti i colori, la prudenza e il condizionale restano d'obbligo.
"Ci sono delle difficoltà - conferma Gabusi - ma per la prima volta i lavori sembrano credibilmente in arrivo una serie di difficoltà. L'impresa vorrebbe altro tempo, ma Anas sta contrattando le tempistiche per aprire a giugno. E' normale che sia così, soprattutto in cantieri così complessi e sfortunati. Ma tutti ci stanno mettendo la buona volontà per rispettare il nuovo impegno. I collaudi non sono mai semplici né scontati, ma i tempi tecnici per riaprire per l'avvio dell'estate ci sono. E noi questo chiediamo", ha ribadito Gabusi.
Il grosso dei lavori da finire, è stato più volte evidenziato, è dal lato francese. I tornanti sono tutti da fare ma, evidenzia Gabusi, non sono un impedimento all'apertura. "Non sono una conditio sine qua non. Sono abbastanza ottimista".
Nel frattempo, circola la voce che Rixi, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, non tarderà a farsi rivedere dalle parti del cantiere.