Riforma della Giustizia, situazione della Polizia penitenziaria e Ddl Sicurezza: sono stati questi i temi al centro del convegno promosso a Saluzzo da Fratelli d’Italia, che ha visto protagonista il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.
Al tavolo, a fianco del relatore, la deputata Monica Ciaburro, l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni e i consiglieri regionali Claudio Sacchetto e Federica Barbero Invernizzi.
Assente per motivi di salute il presidente provinciale del partito William Casoni.
Nella sala dell’hotel Podere Propano 60/70 persone, un pubblico costituito da dirigenti del partito, avvocati, qualche amministratore locale e forze dell’ordine, per lo più agenti della polizia penitenziaria.
Delmastro, nel suo intervento, ha toccato temi che da mesi sono oggetto di discussione in Parlamento e che vedono duramente contrapposti maggioranza e opposizione.
“Vogliamo consegnare agli italiani – ha detto tra l’altro il sottosegretario - una nazione diversa perché siamo convinti che vada sradicato il potere cancerogeno che le correnti hanno sulla magistratura e che hanno causato gravi esondazioni sul terreno della politica. Nessun spirito di vendetta – ha puntualizzato – ma semmai interventi per rendere onore e merito a quei magistrati, la stragrande maggioranza, che operano con competenza e correttezza".
Sul tema della Polizia penitenziaria ha evocato la situazione esplosiva verificatasi nel 2020 nelle carceri quando le rivolte erano all’ordine del giorno.
“Ci hanno sempre detto “Nessuno tocchi Caino” , ma chi lo diceva si dimenticava di Abele che era in prima fila, in divisa, a fronteggiare una situazione che stava diventando ingestibile”.
“Le forze dell’ordine – ha aggiunto - meritano attenzione e rispetto perché mettono ogni giorno a repentaglio la loro incolumità personale per garantire la sicurezza ai cittadini”.
Delmastro ha affrontato anche la controversa questione delle intercettazioni telefoniche.
“È evidente – ha detto - che ci sia una situazione di abuso che ha visto coinvolte persone anche completamente estranee alle indagini. Fratelli d’Italia non modificherà mai il perimetro dell’uso di questo strumento, né vuole mettere bavagli ai giornalisti, ma faremo di tutto perché cessi questa gogna mediatica utilizzata sistematicamente da Marco Travaglio e dal suo Fatto Quotidiano”.
In un contesto di partito, non poteva eludere il tema dell’immigrazione.
“Sulla questione del centro immigrati in Albania – ha affermato - andremo avanti e non lasceremo che siano dei giudici ideologizzati a dirci che cosa dobbiamo fare”.
E ancora un altro tema identitario. “I confini delle nazioni esistono e il governo Meloni di destra-centro – ha ribadito tra gli applausi dei presenti - è qui per difenderli e presidiarli”.