È senz’altro uno dei titoli più popolari e più amati in tutto il mondo ed è un capolavoro di genuina ispirazione dove i protagonisti sono coinvolti in un vorticoso e divertente scambio di coppie, di promesse, di sospetti e di rivelazioni. Stiamo parlando dell’operetta di Franz Lehár “La vedova allegra”, che andrà in scena sul palco del teatro Politeama Boglione di Bra in uno spettacolo fuori abbonamento venerdì 28 febbraio alle 21. A dirigere lo spettacolo, interpretato dall’omonima compagnia, sarà il maestro Corrado Abbati.
Una vedova miliardaria viene spinta al matrimonio dalla ragione di stato, ma lei sceglierà l’amore, proprio come nelle cronache mondane di oggi. Questa moderna edizione si fa forte dell’innato senso teatrale e di una narrativa dinamica che contraddistinguono gli spettacoli di Corrado Abbati, nonché di una colorata e attuale messinscena parigina che mette in risalto l’eleganza delle musiche di Lehár con le sue tinte cangianti e romantiche e l’indiavolato tripudio ritmico.
“Tutti, fin da subito, sanno che si finirà felici e contenti!”, scrive Corrado Abbati nelle note di regia. “Il mio lavoro è stato, quindi, quello di creare uno spettacolo capace di suscitare allegria, com’era d’altronde nelle intenzioni dell’autore che ha disseminato ‘La vedova allegra’ di tanti spunti su un canovaccio diplomatico dove non si nascondono desideri segreti e interessi erotici o politici che vengono risolti a ritmo di valzer, ma anche di can-can”.
Gli ultimi biglietti disponibili per lo spettacolo sono in vendita al costo di 15 euro e possono essere acquistati di persona tutti i lunedì dalle 16 alle 19 presso il botteghino del Teatro Politeama, in piazza Carlo Alberto, oppure attraverso il sito www.ticket.it.
La stagione teatrale 2024/25 prosegue mercoledì 5 marzo con lo spettacolo di Anthony MacCarter “I due Papi”, diretto da Giancarlo Nicoletti. Si tratta del testo teatrale da cui è stato tratto l’omonimo film che ha ottenuto un grande successo.
Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario.