Riaprire il centro storico di Breo alle auto, sospendendo la Zona Traffico Limitato (ZTL) nei giorni feriali, creando nuovi parcheggi e aree disco orario in prossimità dei negozi.
È questa la proposta che arriva da un gruppo di commercianti di Mondovì che chiedono all'amministrazione comunale di valutare la possibilità di cambiare il sistema che è attualmente in vigore nel cuore cittadino.
Una richiesta non di poca importanza se consideriamo che sono passati dieci anni dall'inaugurazione del primo tratto pedonale del centro, partita con via Sant'Agostino e via Piandellavalle. Lo slogan dell'iniziativa, realizzata nel 2015, era stato "Prendiamoci per mano, andiamo a piedi", ma in un decennio sono tantissimi gli aspetti che sono cambiati: le abitudini dei consumatori, gli orari e i giorni in cui si fanno gli acquisti e, nel frattempo, in pochi "hanno preso la mano" alla Ztl.
"La crisi economica che stiamo attraversando - spiega Angelo Del Negro, titolare dello storico Chiva's in piazza San Pietro, che si è fatto promotore di una raccolta firme da parte dei commercianti del centro storico - è aggravata da una serie di difficolta, tra cui la scarsa accessibilità al centro città e l'assenza di misure che possano stimolare l'afflusso di visitatori e clienti, sia residenti che turisti".
"La chiusura della zona a traffico limitato (ZTL) - spiegano i commercianti nello scritto indirizzato all'amministrazione- , seppur legittima per motivi di sicurezza e di qualità della vita, ha avuto purtroppo un impatto negativo sul flusso di persone verso il centro storico, soprattutto nei giorni feriali. Riteniamo, quindi, che la riapertura della ZTL, almeno durante la settimana, possa essere una misura efficace per incentivare la frequentazione del nostro centro da parte dei cittadini e dei turisti. Un maggiore accesso, infatti, faciliterebbe l'arrivo di visitatori e, di conseguenza, favorirebbe le attività commerciali, che da tempo soffrono per la scarsità di clientela.
Inoltre, suggeriamo la creazione di parcheggi a disco orario nelle aree strategiche del centro, così da offrire spazi adeguati dove i clienti possano sostare facilmente, per il tempo necessario a fare acquisti e visitare i negozi. Allo stesso tempo, chiediamo che i vigili urbani siano coinvolti attivamente nella gestione di queste aree, non solo per evitare le multe selvagge, ma per svolgere una funzione di supporto e di aiuto per garantire la fluidità del traffico e la corretta sosta".
Ne è convito Del Negro, che ha deciso di scendere in campo in prima persona per segnalare una situazione che va avanti da troppo tempo.
"Dobbiamo fare qualcosa per invertire la tendenza" - spiega - . Guardando a Fossano, dove il centro storico ancora aperto alle auto, non ha subito particolari chiusure di negozi è facile pensare che un primo passo potrebbe essere questo".
È un bilancio complicato che - non sarà mai esaustivo - quello che riguarda la moria delle attività commerciali del centro storico. Qualcuno dà la colpa all'e-commerce, qualcuno ai giornali, qualcuno ai grandi outlet, ma forse non siamo noi i primi a non sostenere i negozi di vicinato? Lo facciamo, anche inconsciamente, ogni volta che scegliamo di andare al centro commerciale perché è più comodo e il parcheggio non si paga, non è forse così?
Solo lo scorso 8 gennaio davamo conto della chiusura imminente del Music Shop (leggi qui), ma l’elenco delle attività che hanno abbassato la serranda nel centro storico, purtroppo, è lunga.
A Breo, infatti, sono più o meno una quarantina le vetrine vuote e sfitte, per le quali l'AscCom monregalese ha realizzato l'iniziativa "Vetrine vive".
L'amministrazione, negli scorsi mesi aveva approvato una misura a sostegno di chi vuole aprire una nuova attività, ovvero l'esenzione per tre anni dal pagamento della TARI, uno sforzo che però non è stato sufficiente.
"Auspichiamo anche che l'Amministrazione possa prendere in considerazione altre iniziative per rilanciare il nostro commercio e dare nuovo slancio al centro storico. Una di queste è il coinvolgimento dei proprietari di negozi sfitti, affinché si impegnino a mantenere questi spazi decorosi e puliti, evitando il degrado e creando un ambiente più accogliente. Inoltre, chiediamo di valutare la possibilità di una riduzione dei canoni di affitto per incentivare nuove aperture e la rivitalizzazione di un centro commerciale naturale che, al momento, fatica a mantenere la sua vitalità- scrivono i commercianti -. Abbiamo urgente bisogno di rendere la nostra città e le nostre attività più attrattive e vivibili per tutti.
Il centro storico di Mondovì, con il suo immenso valore storico e culturale, deve tornare a essere il cuore pulsante della città, non solo un luogo di passaggio. Dobbiamo agire ora, prima che la situazione peggiori ulteriormente e che molte altre botteghe e negozi siano costretti a chiudere per sempre. Confidiamo nel vostro supporto e nella volontà di intraprendere azioni concrete per il bene di tutti, commercianti, cittadini e visitatori, affinché Mondovì possa tornare a essere un luogo vivo, dinamico".
"L’argomento - commenta Mattia Germone, presidente dell'As.Com Mondovì - è stato inserito all'ordine del giorno che tratteremo questa sera nel corso del consiglio direttivo e al seguito del quale potremo esprimerci meglio. Al di là di questo apprezziamo che ci siano dei singoli commercianti che propongano soluzioni, cercando di coinvolgere il settore, al fine di trovare delle alternative per risolvere le criticità presenti".
Una richiesta importante quanto ponderata quella di valutare la riapertura alle auto del centro storico con la sospensione della zona traffico limitato, soprattutto perché ci sono voluti circa 25 anni di interventi, più amministrazioni e oltre 6 milioni di euro investiti per avere il centro storico di Mondovì Breo lo vediamo oggi: senza marciapiedi, senza stalli per la sosta delle auto, con una nuova pavimentazione e illuminazione.
Prima però di dare una risposta netta - in un senso o nell'altro - siamo certi che la questione meriterebbe almeno un confronto che pubblico, con la presenza di commercianti, associazioni di categoria e residenti, in modo da poter raccogliere in maniera sostanziale e soprattutto ufficiale le opinioni della Città che, non è escluso, voglia provare a fare un passo indietro sulle Ztl.