A Bra, come in tante altre città, spesso vige la legge degli animali. Nel senso dei padroni. Un’orda silenziosa che governa giardini, parchi giochi, marciapiedi e non trova ostacoli sulla sua strada, se non qualche inascoltato (e disatteso) divieto.
Così, i maleodoranti “ricordini” degli incolpevoli amici a quattro zampe proliferano, si moltiplicano. La presenza di escrementi e pipì canini a ridosso delle abitazioni e dei negozi, oltre a generare mancato decoro della città, provoca numerosi disagi ai cittadini e può comportare gravi rischi per la salute e l’igiene, specialmente dei più piccoli.
A tutti questi padroni, campioni di educazione civica, sarebbe bene ricordare una norma elementare che è sempre utile per la vita civile in qualsiasi società: «La libertà di ciascuno finisce dove inizia quella degli altri».
Un appello per far rispettare le regole più basilari della buona educazione e della civile convivenza, perché il miglior amico (del cane) si vede nel momento del “bisogno”. Quindi, guanti e sacchetti della spazzatura ed il gioco è fatto!