Il carcere, la polizia penitenziaria, la riforma della giustizia e il DDL Sicurezza: queste le tematiche al centro della giornata cuneese di Andrea Delmastro Delle Vedove, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia e deputato di Fratelli d'Italia.
Dopo essere stato in Tribunale e in Prefettura, il sottosegretario ha dedicato buona parte del pomeriggio al carcere di Cuneo, il Cerialdo, dove ha visitato la struttura e incontrato le organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria.
Un momento anche per dare dei numeri: in Italia mancano 10 mila posti detentivi, esattamente come 50 anni fa, ha evidenziato. "Gli svuotacarceri non hanno sortito alcun effetto. Forse era il caso di mettere in campo un piano di edilizia carceriara che rendesse più umano il carcere per gli stessi detenuti e che tenesse conto del reale fabbisogno. Il governo Meloni ha trovato 255 milioni di risorse e nominato un commissario".
Alle rappresentanze sindacali ha dato rassicurazioni sulle dotazioni "degne di una forza di polizia": 10.250 scudi e altrettanti caschi antisommossa e 20 mila guanti antitaglio. Tra le altre cose rivendicate, l'aver "saturato per la prima volta le piante organiche dei funzionari giuridico pedagogici, coloro che sono preposti al trattamento del detenuto. E' con loro che si concretizza la funzione rieducativa della pena".
Nuove assegnazioni in arrivo per il carcere di Cuneo, in particolare per gli ispettori soprintendenti. "A Cuneo ce n'è uno solo e non basta. Ne arriveranno altri al termine del corso, da cui ne usciranno 410. Ma abbiamo un nuovo direttore titolare e abbiamo un comandante fisso, Daniele Cotugno, arrivato da Messina. Questa è stata la svolta, perché con la sua passione e professionalità riesce a coprire il posto almeno di cinque ispettori".
Non è mancata una domanda sull'inchiesta che vede indagati, per presunte violenze in carcere, 35 agenti di polizia penitenziaria del Cerialdo. "Se la presunzione di non colpevolezza vale per ogni cittadino, per Andrea Delmastro - ha sottolineato il sottosegretario - questa vale doppiamente per gli agenti di Polizia Penitenziaria".
Benessere: è questa la parola con cui Delmastro ha voluto chiudere il suo intervento. Psicologico prima di tutto, con un importante investimento in un programma di sostegno agli agenti, da lui definiti "eroi invisibili, chiamati ad un impegno sovrumano". Parte dei 255 milioni di risorse sarào investita, anche in Piemonte, nelle caserme. "Dobbiamo restituire dignità ad un corpo che per troppi anni ha fatto le nozze con i fichi secchi e ha retto all'urto che vi era all'interno degli istituti".
Benessere significa anche sicurezza. Nuove telecamere e dotazione di sistemi "antigetto", per evitare che negli istituti entrino oggetti e cose dall'esterno, e sistemi "antidroni", fissi o mobili.
La reazioni dei sindacati? Così Delmastro: "Le rappresentanze sindacali hanno riconosciuto l'enorme sforzo del governo. Anche la Cgil".