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Attualità | 17 febbraio 2025, 14:57

Quasi 15 euro, in due, per andare da Costigliole a Cuneo in treno, un lettore: "In macchina spendo meno di 5 euro"

Un lettore fa un'analisi semplice e oggettiva sul nuovo collegamento ferroviario inaugurato il 25 gennaio. Ed è evidenzia come non sia sostenibile

Quasi 15 euro, in due, per andare da Costigliole a Cuneo in treno, un lettore: "In macchina spendo meno di 5 euro"

Quattordici euro e 80 centesimi: è il costo del viaggio in treno da Costigliole Saluzzo a Cuneo, due persone andata e ritorno, con il nuovo treno della Arenaways inaugurato lo scorso 25 gennaio con feste stile fine Ottocento, con fasce tricolori e bande musicali in ogni stazione, oltre naturalmente politici di ogni ordine e grado. 

Parto dai numeri per fare un minimo di ragionamento sul ripristino della tratta ferroviaria Savigliano-Saluzzo-Cuneo con una premessa. Personalmente sono contento del ritorno del treno, e sopporto volentieri i piccoli disagi dovuti alle soste al passaggio a livello. Non mi lamento per questo, anche se pare che tutti vivano così di corsa e con i secondi della vita contati, tanto da maledire i pochi minuti di sosta forzata in attesa del passaggio del convoglio. 

Detto questo, come si evince dalla somma indicata in premessa, il viaggio in treno, ripeto per due persone, è molto dispendioso. Lo stesso percorso in auto costerebbe meno di 5 euro (calcolato con auto che fa i 17 km con un litro e la benzina a 1,75 al litro). 

È vero che ci sarebbe poi da aggiungere al costo chilometrico il deperimento auto, materiali di consumo ed eventuale posteggio (non obbligatorio in quanto anche a Cuneo ci sono posteggi liberi), ma anche così resta sempre una evidente sproporzione di costo tra treno e auto a tutto vantaggio di quest’ultima. 

C’è poi il discorso legato all’inquinamento, ma un treno che viaggia a diesel non credo non inquini. 

Detto questo, viva il treno e lunga vita al treno. 

Ma temo che la vita per i coraggiosi proprietari della Arenaways sarà dura e vedo all’orizzonte, e temo, due scenari: o il treno verrà nuovamente soppresso o dovrà intervenire la Regione con contributi in grado di azzerare le perdite delle spese di gestione. Quindi ripeto: viva il treno e lunga vita al treno, ma se lo si vuole mantene in vita sarà necessario escogitare qualcosa in grado di ridurre il gap di prezzo tra treno e auto. 

In verità anche il pullman è molto costoso e, a parte gli studenti, alla fine è poco usato. 

Se si vuole davvero incentivare il trasporto pubblico, non credo sia questa la strada da percorrere. 

Semmai sarebbe urgente che chi ha il potere di farlo (penso ad amministratori e politici) provi a inventarsi un qualcosa affinché il viaggio in treno (o in pullman) sia economicamente allettante. Forse si potrebbe partire dal far costare all’utente i biglietti in treno come quelli dell’auto, con contributo da parte della Regione e in minima parte dai Comuni in cui è prevista la fermata.

Gianpiero Ferrigno

redazione

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