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Attualità | 14 febbraio 2025, 17:31

Tornano pochi e deboli fiocchi di neve sulle vallate cuneesi

Confermate le previsioni di Arpa Piemonte che segnalano un calo delle temperature dalla serata di oggi e per domani

In tempo di carnevale potrebbero confondere e sembrare coriandoli, ma sono deboli fiocchi di neve. Il cielo grigio e le temperature non troppo rigide, complice il vento, hanno riportato brevi e intermittenti precipitazioni nelle valli cuneesi. Quella che alcuni definiscono classica spolverata o leggera imbiancata.

Il bollettino meteo dell'Arpa Piemonte prevedeva per oggi pomeriggio possibili deboli precipitazioni sulla fascia pedemontana Cuneese per risalita orografica con neve oltre i 600 e i 900 m, in particolare nelle valli Varaita, Maira, Stura, valle Po e pianura. E così è stato.

Dalla serata con il calo della ventilazione arriveranno possibili foschie e nebbie a est nella notte. Per domani e dopo domani le temperature tenderanno a un brusco calo anche in pianura. 

Le sporadiche precipitazioni nevose non hanno determinato accumuli significativi degni della stagione in corso. Le condizioni meteo della settimana sono state variabili, con nuvolosità a tratti compatta e temperature miti, che hanno favorito il processo di consolidamento del manto nevoso sulla maggior parte dei settori. In particolare alle quote medio-basse grazie all'umidificazione, il manto nevoso si è assestato e si stanno formando croste da fusione e rigelo variabilmente portanti. Alle quote superiori permangono locali situazioni di instabilità dovute alla presenza di strati deboli basali che determinano discontinuità con gli strati superiori.

Non si esclude la possibilità di innescare il distacco di valanghe per lo più legato al forte sovraccarico e isolati punti critici dove gli strati deboli potrebbero essere sollecitati già al passaggio del singolo sciatore.

Per il fine settimana il vento sostenuto previsto sulle creste di confine potrà dare origine a nuovi accumuli che saranno da valutare soprattutto sui pendii più ripidi in ombra.



Sulla maggior parte dei settori montani cuneesi il pericolo valanghe è moderato (2).

All'interno del manto di neve vecchia si trovano, a livello isolato, strati fragili instabili. Le valanghe possono subire un distacco negli strati più profondi del manto nevoso soprattutto in seguito a un forte sovraccarico. Queste possono raggiungere dimensioni medie.

Oltre al pericolo di seppellimento, la raccomandazione resta di prestare attenzione soprattutto al pericolo di trascinamento e caduta, nonché ai numerosi sassi affioranti nascosti dalla poca neve recente.

Sara Aschero

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