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Attualità | 13 febbraio 2025, 09:03

Disservizi e degrado alla stazione di Mondovì: "La sala d'aspetto è terra di nessuno"

Una pendolare: "Non un bel biglietto da visita per la Città". Ancora fuori servizio bagni e ascensori

Un non-luogo. Questo è la stazione ferroviaria di Mondovì, volendo prendere in prestito il termine che l'antropologo francese Marc Augé utilizzò per definire tutti quegli spazi dove la maggior parte delle persone si trova a passare, anche in grande quantità, ritrovandosi separato da qualsiasi rapporto con il contorno sociale circostante.

"Da oltre vent'anni - ci segnalava, lunedì 10 febbraio una lettrice - faccio la pendolare tra Piemonte e Liguria per lavoro.  Ogni giorno mi trovo a transitare nella stazione di Mondovì: la sala d'aspetto versa in uno stato di abbandono e degrado e anche l'atrio ormai è terra di nessuno. Proprio questa mattina, e ancora in questo momento, una della panchine della sala è utilizzata come brandina da un uomo che, toltosi le scarpe nonostante la stanza gremita di passeggeri in attesa (anche i piedi non essendoci più posti a sedere), dorme da ore come se nulla fosse. Se questa deve essere la normalità, non un bel biglietto da visita per la Città".

Così ieri, mercoledì 12 febbraio, siamo andati a verificare la situazione in stazione. Purtroppo, il primo annuncio che si sente entrando verso l'ora di mezzogiorno, è quello del ritardo di due treni, uno in direzione di Torino Porta Nuova (10 minuti) e l'altro per Savona (20). Un fatto a cui, tutti i pendolari, ormai si sono rassegnati, perché è diventato 'normale'. 

Sembra rimasto inascoltato, infatti, anche l'appello dei sindaci dei Comuni presenti sulla linea Torino-Savona che, lo scorso dicembre, avevano manifestato a fianco dei pendolari: "Non si chiede la luna, ma un servizio puntuale e decoroso per recarsi al lavoro in modo sostenibile oltretutto".

Lo scorso mese davamo poi conto della segnalazione di un altro lettore che ci informava di altri disservizi della stazione: biglietteria chiusa per malattia dell’unica dipendente, macchinette automatiche una fuori servizio e un’altra che non dava resto, oltre a un tabellone degli orari non in funzione.

Oggi fortunatamente la biglietteria era aperta, in funzione anche le due casse automatiche. Ancora niente da fare per il tabellone degli arrivi: ko, risulta attivo solo quello delle partenze. 

Non cambia la situazione per i servizi igienici chiusi "fuori servizio" come gli ascensori, che nessuno ricorda di aver visto in funzione. 

L'unico presidio che al momento viene garantito in stazione, dando anche un senso di maggiore sicurezza, è il Caffè Sociale, bar aperto dal 2019 che nelle scorse settimane ha indetto un incontro pubblico proprio per evidenziare alla popolazione l'importanza di essere sostenuto e difeso per garantire continuità dei servizi offerti anche nel prossimo futuro. 

Un presidio che offre un bel biglietto da visita a chi arriva in Città e sicurezza ai viaggiatori, che va ben oltre il senso di sicurezza che può infondere l'annuncio che avvisa i viaggiatori della presenza delle telecamere di videosorveglianza. 

Arianna Pronestì

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