Questa mattina, nello Spazio Incontri della Fondazione CRC, sono stati presentati gli esiti del progetto dell'Asl CN1 “New Normal in Riabilitazione”.
In una parola, Telemedicina della riabilitazione. Un progetto innovativo che ha suscitato interesse anche a livello internazionale e che sarà presentato in uno dei più importanti congressi di settore a Chicago, il Rehaweek Congress.
Sostenuto proprio dalla Fondazione, con un contributo di 230 mila euro all'anno per due annualità, ha preso il via nel 2021. Riabilitazione a distanza, fornendo all'utente un macchinario e al professionista una postazione con la quale segue il paziente a distanza. Il progetto si rivolge a minori e ad adulti, fornendo un supporto diagnostico e una teleriabilitazione nei disturbi del neurosviluppo, neuromotori e della condotta alimentare. Il progetto coinvolge il settore della Neuropsichiatria infantile e quello della Medicina Fisica e Riabilitativa.
Sono stati proprio i due direttori di Dipartimento e Struttura Complessa dell'Asl, stamattina, a presentare i risultati.
Il fisiatra dottor Marco Quercio ha illustrato quale sia stato il target di riferimento, in particolare persone con disabilità motoria, cognitiva e logopedica. Una volta individuata e acquisita la tecnologia per la riabilitazione domiciliare, riuscendo ad arrivare anche in aree non sempre facilmente raggiungibili dagli operatori, sono stati questi ultimi ad essere formati e dotati di postazioni dalle quali connettersi con i pazienti a casa.
Le postazioni sono state predisposte a Ceva, Mondovì, Cuneo, Fossano, Savigliano, saluzzo, Dronero, Boves, Bagnolo Piemonte e Racconigi. Un'area vasta come lo è quella di competenza dell'Asl Cn1, che ha in carico oltre 400 mila utenti. Strategica, quindi la telemedicina. Ancor di più nell'ambito della riabilitazione, oggetto di questo progetto pilota che, finanziamenti europei permettendo, avendo l'Asl Cn1 partecipato al bando, coinvolgeranno anche le strutture e le residenze per anziani.
Oltre 1500 le persone raggiunte, tra adulti e minori, tra valutazioni e prestazioni.
Effettuate quasi 300 riabilitazioni dei disturbi motori sensitivi a minore disabilità e 719 a maggiore disabilità.
In ambito neuropsichiatrico infantile, sono state fate circa 10 valutazioni di disturbi comunicativi e oltre 370 sedute di rieducazione di bambini e ragazzini con problemi di natura comunicativa. Di questo ha parlato il direttore di struttura Franco Fioretto, che ha evidenziato come il target di intervento sia stato quello dei nativi digitali. Più del 50% aveva infatti un'età compresa tra i 7 e i 14 anni, già in carico al servizio sanitario in quanto affetti da disturbi dello spettro autistico (ASD) o della coordinazione (DCD).
Dei bambini e ragazzini trattati, si è riscontrato un miglioramento costante delle capacità prassiche nel 30% di chi presentava un QI superiore ad 80.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dell'Asl Cn1 dottor Giuseppe Guerra, che ha evidenziato come la Fondazione CRC sia stata partner fondamentale per un progetto pilota che ha dato esiti importanti e che consente di poter continuare e implementare la sua applicazione, in particolare con nuove strumentazioni di Teleriabilitazione e stesura di protocolli anche per le disabilità ortopediche, neurologiche e cardio respiratorie.