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Attualità | 12 febbraio 2025, 07:05

Satispay, le nuove commissioni scontentano gli esercenti cuneesi: “Mai informati. Per molti uno svantaggio”

Dal 7 aprile negozi e pubblici esercizi pagheranno l’1% di quanto incassato anche per importi inferiori ai 10 euro. Un barista di Cuneo: “Prima hanno lanciato una modalità nuova e gratuita, ora riscuotono”

Satispay, le nuove commissioni scontentano gli esercenti cuneesi: “Mai informati. Per molti uno svantaggio”

Era in qualche modo prevedibile e così è stato. Anche a Cuneo non sembra aver riscosso particolare apprezzamento nei titolari di bar, gelaterie e tabaccherie la decisione di Satispay di introdurre a partire dal prossimo 7 aprile il pagamento di una commissione dell’1% a carico degli esercenti per tutte le transazioni commerciali effettuate. Anche per quelle al di sotto dei 10 euro di valore, quindi, sinora gratuite. 

La notizia dell’importante novità (leggi qui https://www.targatocn.it/2025/02/10/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/satispay-lazienda-fa-chiarezza-per-i-consumatori-il-servizio-continuera-ad-essere-gratuito.html) ieri è rimbalzata sui media di tutto il Paese anche in ragione della grande diffusione che la piattaforma per transazioni di denaro via cellulare è stata in grado di raccogliere nei suoi primi dieci anni dal lancio

Entro qualche settimana, ha confermato al nostro giornale la start up con radici in Granda, anche gli acquisti in negozi fisici al di sotto dei 10 euro di valore prevederanno l’applicazione di una commissione a carico degli esercentimentre su tutte le altre transazioni - così come per i trasferimenti tra privati - i consumatori continueranno a poter utilizzare il servizio in modo completamente gratuito.

Se dieci anni fa – spiegava ieri il Ceo e cofondatore di Satispay, Alberto Dalmasso –  la chiave per cambiare le abitudini di pagamento era una 'app' intuitiva e una politica che non richiedesse commissioni sui pagamenti sotto i 10 euro, oggi lo scenario è diverso. I negozianti accettano ormai di buon grado i pagamenti elettronici, ma resta forte per noi la necessità di attrarre sempre più clienti. Per questo lavoriamo ogni giorno, per creare nuovi servizi a valore aggiunto e far crescere con noi i nostri esercenti”.

L’applicazione della commissione per un servizio reso finora gratuitamente ha suscitato reazioni poco entusiastiche da parte del pubblico degli utenti e soprattutto dagli esercenti di pubblici esercizi, tra i primi e principali fruitori dei micro-pagamenti elettronici effettuati mediante l’applicazione. Così anche a Cuneo, dove – pur chiedendo di poter rimanere anonimi - sono diversi gli esercenti che, interpellati dal nostro giornale, lamentano le negative conseguenze dell’annunciata variazione come anche il fatto di non esserne stati messi al corrente della novità.

MISURA UGUALE PER TUTTI. MA NON NELL’IMPATTO CONCRETO”
Così il proprietario di una tabaccheria di corso Nizza, che sottolinea come “da aprile, a differenza di quanto avvenuto sinora, le commissioni saranno applicate a tutte le transazioni senza limiti relativi alla somma spesa. A prima vista può sembrare un fatto positivo, perché all’apparenza è una misura egualitaria. Nei fatti non è così. Per certi prodotti l’incidenza di una simile commissione è irrisorio, perché i margini percentuali sono alti. Non così per noi, che su tanti generi operiamo con ricarichi davvero risicati, contenuti in pochi punti percentuali. Sarà un bello svantaggio. Questo provvedimento – riassume l’esercente – non potrà che incidere pesantemente sull’attività di bar, tabaccherie e gelaterie, che tendono a battere scontrini con cifre ridotte rispetto, ad esempio, a quelli dei negozi di abbigliamento”. 

Il punto di forza di Satispay – spiegano i più – finora è stata proprio l’assenza di costi per i pagamenti di piccola entità: “E’ un cambio di condizioni sul quale il nostro giudizio non può che essere negativo - ha esordito il proprietario di una gelateria del centro città -. Quell’applicazione aveva il vantaggio di consentire al cliente la comodità di non dover utilizzare contanti e a noi di poter accettare il formato elettronico anche per piccoli o piccolissimi pagamenti. Se da domani questo avrà un costo, ecco, dovremmo valutarne con attenzione la sostenibilità". 

MAI INFORMATI, MA BISOGNERÀ ADEGUARSI”
Una seconda ragione di diffuso scontento è, come detto, quella relativa alla sorpresa che ha colto diversi esercenti di fronte alla notizia. Ieri l’azienda ha spiegato di aver provveduto a informare gli esercenti tramite i propri canali già da inizio anno, ma nessuno dei locali contattati dal nostro giornale era invece al corrente di comunicazioni in tal senso. I pochi informati avrebbero appreso la notizia dai giornali on line. 

Non ne sapevo nulla”, spiega la titolare di un bar, così come molti altri proprietari di piccole attività, che ora si chiedono come comportarsi da aprile in avanti, contando la grande diffusione che questo metodo di pagamento risulta avere sul territorio: smettere di offrire al cliente la possibilità di pagare tramite la nota applicazione bianco-rossa sembra, a oggi, impensabile. 

Satispay non mi ha informato direttamente, l’ho letto online e ho pensato che fosse meglio prima. Ma è obbligatorio adattarsi e quindi lo faremo”, ha commentato tra l’innervosito e l’abbattuto il proprietario di uno dei bar più noti di Cuneo.

Cristina Martinengo

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