Consta in 10 milioni totali - di cui 8,265 milioni finanziati tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027 e il restante 20% in forma di cofinanziamento tra enti – il paniere previsto dalla Regione Piemonte per i progetti afferenti le Strategie Urbane d’Area per l’area del “monregalese e del basso cuneese”. Una misura che, su tutto il territorio regionale, mette a disposizione un totale di 131.707.543 euro coinvolgendo 120 Comuni piemontesi suddivisi in 14 aree: nella mattinata di oggi (mercoledì 12 febbraio) i rappresentanti dei Comuni di Beinette, Borgo San Dalmazzo, Boves, Cervasca, Margarita, Mondovì (come capofila), Peveragno Roccavione e Vignolo si sono riuniti nel salone polivalente di Cervasca per l'illustrazione delle loro rispettive proposte.
Obiettivo della misura è finanziare progetti legati al tema della rigenerazione urbana, senza escludere interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico, culturale, turistico e naturale, e di potenziamento della digitalizzazione e della promozione della mobilità sostenibile. Come da cronoprogramma regionale quello odierno è il periodo per la stipula della convenzione sul finanziamento, firmata simbolicamente proprio oggi a Cervasca da tutti i rappresentanti delle amministrazioni comunali presenti: entro febbraio 2026 si dovrà concludere la fase di avvio concreto dei progetti.
“Per noi motivo d’orgoglio ospitare l’incontro di oggi – ha detto il sindaco di Cervasca Enzo Garnerone -, punto fermo in un percorso iniziato quattro anni fa con un incontro in Regione in cui, davanti all’indiscutibile difficoltà per alcune piccole amministrazioni comunali di raggiungere bandi e finanziamenti, l’organo regionale si era detto disponibile a intervenire ‘ad hoc’. Tra le zone piemontesi siamo i più avanti di tutti sulla tabella di marcia. Ringrazio la Regione per l’opportunità e il Comune di Mondovì per aver tenuto le fila del lavoro: abbiamo sempre comunicato e collaborato senza divisioni, specie in sede di divisione dei fondi”.
Cervasca: oltre 800mila euro per l'ampliamento della biblioteca civica
Il focus principale, visto il luogo scelto per la firma della convenzione, si è fissato sul finanziamento destinato al Comune di Cervasca (che raggiunge la cifra di 808.062,96 euro). Prevede il recupero di un edificio rurale attiguo alla biblioteca civica comunale come parte di un intervento di ampliamento della stessa tramite la realizzazione di una sala multimediale destinata alle funzionalità sociali e associative e che guardi alla più ampia accessibilità possibile. Inoltre – sempre come parte dello stesso intervento – è previsto il recupero degli spazi esterni del parco dell'area polivalente e dell'anfiteatro tramite il rinforzo del tessuto connettivo con il resto della città, la realizzazione di uno skate park e una palestra all'aperto e il rifacimento dell'illuminazione pubblica.
Le due proposte dell’amministrazione comunale incamerano anche – nella misura di quelle più concretamente e tecnicamente fattibili – alcuni degli spunti raccolti dagli studenti delle scuole medie cervaschesi relativamente alla necessità di una plausibile riqualificazione del giardino interno nella struttura scolastica.
Il referente scolastico Samuele Galli e diversi ragazzi – tra cui la sindaca Caterina Parola e la sua giunta – hanno infatti lavorato per due interi anni immaginando interventi sia sull’abitato di Cervasca (e su quello di Vignolo) in senso lato, sia appunto sulla scuola locale, in due distinti progetti. Tramite specifici sondaggi di opinione i giovani studenti hanno sottolineato come necessità quella di realizzare una nuova copertura del giardino interno, installare panchine, aree coperte, distributori automatici, piccole fontane per rinfrescarsi, nuovi bidoni della raccolta differenziata, telecamere per evitare possibili atti vandalici. Ma anche la realizzazione di un’area verde “interna” al cortile stesso e di disegni e murales.
Oltre due milioni a Mondovì e Borgo San Dalmazzo: Robbione guarda al rifacimento di Largo Argentera
Ampio spazio è stato poi dato anche ai progetti degli altri Comuni. A cominciare da quello di Mondovì, al quale è stato accordato un finanziamento di oltre 2.507.000 euro e che prevede la restituzione alla cittadinanza della parte bassa di un immobile attualmente in disuso - l'ex caserma Galliano - da destinare come sede della Fondazione Cirko Vertigo e dell'accademia Montis Regalis. Tra i presenti anche Giulia Danna, che per il Comune capofila – e, quindi, per tutti - ha fatto da referente nelle varie fasi del progetto.
Seconda per finanziamento - 2.139.131,13 euro – la città di Borgo San Dalmazzo, che guarda alla SUA come occasione per riqualificare il piazzale di Largo Argentera nell’ottica di farlo diventare vero centro urbano di aggregazione e socialità, e faro per la promozione della mobilità sostenibile. In un’idea progettuale che, con la riqualificazione del sagrato comprendente anche la realizzazione di un parcheggio interrato, ricorda da vicino il primo progetto di riqualificazione della tanto discussa piazza Europa a Cuneo (poi, come si sa, ritirato e modificato): per quanto riguarda la programmazione delle aree verdi della futura piazza, tra l’altro, è stato coinvolto l’agronomo Ettore Zauli.
Di portata provinciale, sotto certi aspetti, il progetto del Comune di Boves - 1.303.410,65 euro di finanziamento accordato – in merito al completamento del recupero della Filanda Favole, con l’obiettivo di renderlo finalmente il polo culturale e museale cittadino che l’amministrazione ha in mente almeno sin dagli anni ‘90. Ci si propone di riqualificare l’ultimo fabbricato ancora inutilizzato per allestirvi all’interno un museo dedicato alla memoria della Resistenza del cuneese, oltre a realizzare una nuova piazza dedicata agli eventi.
La vicina Peveragno ha proposto poi la riqualificazione del complesso degli impianti sportivi di regione “Miclet” nell'ottica di migliorarne l'efficientamento energetico, ampliarne e mantenerne l'attrattiva con la sistemazione dell'attuale pista ciclopedonale lungo il Bedale e migliorarne il collegamento con la struttura del Formont. La proposta ha ricevuto un finanziamento di 838.203,68 euro.
Il terzo paese ai piedi della Bisalta, Beinette, ha proposto invece la riqualificazione del parco Rifreddo, ben conosciuta area polivalente in stato di degrado e abbandono parziale ma mai davvero attenzionata nel corso degli anni. La rifunzionalizzazione degli impianti sportivi della parte bassa del parco, ora inagibili, si è vista accordare una somma di 652.337 euro.
Si è rivelato essere di 614.420 euro il finanziamento accordato invece al Comune di Roccavione per la riqualificazione dell'area comunale davanti all'edificio dell'ex stazione; l’obiettivo dell’amministrazione è creare uno spazio di aggregazione sociale e ricreativo destinato ad anziani e ragazzi da ampliare ipoteticamente in futuro, sia dal punto di vista dei fabbricati che degli eventuali servizi.
Fanalini di coda – ma non per questo con progetti meno valevoli rispetto alle altre amministrazioni – i Comuni di Vignolo e Margarita, rispettivamente destinatari di finanziamenti pari a 569.719,31 euro e 441.887,37 euro per la realizzazione di un parco urbano all'interno di un'area verde attualmente inutilizzata di 13.600 metri quadri (con complesso di pump track, anfiteatro all'aperto, percorsi nel verde, impianto di illuminazione e di videosroveglianza nuovi e una stazione di ricarica e-bike), e la costruzione di un piccolo immobile da destinare allo spostamento della sede del centro anziani e della biblioteca dei ragazzi del paese.