Attualità - 12 febbraio 2025, 12:20

Ipotesi termovalorizzatore a Cengio, petizione dei cittadini: "Il sindaco prenda posizione e si dichiari contrario"

"La gestione dei rifiuti dovrebbe puntare su strategie ecosostenibili come riciclo ed economia circolare, evitando l’incenerimento dannoso per l’ambiente"

L'Acna di Cengio

I cittadini di Cengio si mobilitano per difendere il territorio e la salute pubblica, opponendosi all'ipotesi di un termovalorizzatore nell'area ex Acna.

"L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Dotta non ha ancora espresso un parere contrario al progetto, alimentando le preoccupazioni della comunità. Per questo, abbiamo lanciato una petizione per chiedere alle autorità regionali e nazionali di escludere definitivamente questo progetto", spiegano i promotori dell'iniziativa.

Indirizzata ai Presidenti delle Regioni Liguria e Piemonte, ai sindaci della Val Bormida e al Ministero dell'Ambiente, la raccolta firme esprime profonde preoccupazioni per le conseguenze ambientali e sanitarie che l'impianto potrebbe comportare.

"L'area ex Acna ha un passato segnato dall'inquinamento industriale, con danni gravi alla salute pubblica e all'ecosistema. Nonostante le operazioni di bonifica, il territorio resta fragile e inadatto a nuove attività ad alto impatto ambientale. Un termovalorizzatore comporterebbe l'emissione di sostanze nocive come diossine, furani e metalli pesanti, peggiorando ulteriormente una situazione già compromessa", commentano i promotori della petizione. 

"La gestione dei rifiuti dovrebbe privilegiare strategie ecosostenibili come la raccolta differenziata, il riciclo e l'economia circolare, evitando l'incenerimento che contrasta con gli obiettivi di riduzione delle emissioni. La realizzazione dell'impianto aggraverebbe anche il traffico pesante nella zona, con un numero eccessivo di camion in transito che comprometterebbe la qualità dell'aria e la sicurezza stradale".

"Inoltre, l'area è soggetta a vincoli ambientali che limitano il tempo di esposizione per i lavoratori, rendendo incompatibile un'attività industriale di tale portata. Il territorio, già in sofferenza per la crisi economica e commerciale, subirebbe ulteriori ripercussioni negative, con un deprezzamento immobiliare e un calo degli investimenti", aggiungono.

I promotori della petizione chiedono alle istituzioni di escludere il termovalorizzatore e di incentivare alternative più rispettose dell’ambiente e della salute pubblica: "Invitano inoltre cittadini, associazioni ed enti locali a unirsi alla protesta per difendere il futuro della Val Bormida. La battaglia è aperta, e i cittadini di Cengio non intendono restare a guardare", concludono.


 

Graziano De Valle