Attualità - 12 febbraio 2025, 15:10

Cuneo, Civallero (FI) su cascina Vecchia: "Nuova opportunità o ennesimo fallimento?"

Il capogruppo in consiglio chiede che l'amministrazione comunale riveda il contratto con Baladin "per evitare gli errori già commessi con Tettoia Vinai, ex Lavatoi e Palazzo Chiodo"

Franco Civallero - foto: Simone Giraudi

Senza che i consiglieri comunali ne fossero messi a conoscenza, i mass media hanno ufficializzato la decisione della Società Baladin srl di rinunciare alla prosecuzione della concessione relativa al bando vinto dalla stessa società nel 2022 per la gestione dei locali di Cascina Vecchia a San Rocco Castagnaretta, ristrutturati, quasi integralmente, un cantiere che si protrae ormai da anni, (ante 2018) e che ha usufruito di cospicue risorse pubbliche, oltre 2.000.000 di euro.

L’amministrazione comunale di Cuneo a trazione PD – interviene Franco Civallero, capo gruppo Forza Italia - da tempo percorre procedure di rivalutazione del patrimonio, con i risultati che sono all’evidenza dell’opinione pubblica, dispendiosi e sovente senza ottenere gli idonei ritorni: Tettoia Vinaj, gli ex Lavatoi, la vicenda di Palazzo Chiodo, acquistato per 2.400.000 euro, lasciato per anni al degrado, depredato ed infine rivenduto, risorse pubbliche che sono state impegnate per un buon fine culturale e di memoria storica locale, ed infine sprecate, senza un nulla di fatto. Solo per citarne alcuni!

Le risorse pubbliche – sottolinea Civallero - devono essere preservate, è il criterio del “buon padre di famiglia”, devono generare ricadute positive per il territorio, vanno evitati vicoli ciechi, percorsi ad ostacoli che diventano disservizi, sperpero di denaro pubblico”. “Un esempio per tutti: Piazza Europa, un buco nel quale si sono si sono versati soldi pubblici, oltre 200.000 euro per la sola progettazione, senza arrivare a nulla di fatto”.

Suggeriamo alla Giunta a trazione PD – propone il consigliere – di rivedere il contratto tra il Comune di Cuneo e la Società Baladin srl, ribassandolo, in linea con gli sforzi fatti dall’impresa, considerando la volontà da parte della Società di partecipare alle spese di conclusione dei lavori (mancano tutti gli infissi, etc.), defalcandone l’importo dal canone d’affitto, in considerazione del fatto che i locali sono di proprietà del Comune e tali rimarranno”.

Proponiamo di integrare – suggerisce Civallero - l’offerta culturale del polo, oltre al piccolo museo della segale caro alle vicende di San Rocco Castagnaretta, considerando attività che abbiano cadute positive sul territorio, laboratori per centri diurni per i ragazzi, per l’esposizione e la vendita dei prodotti dei carcerati, attività legate alla produzione della birra e di prodotti tipici dell’enogastronomia della nostra realtà territoriale”.

Se l’interlocuzione con la Società Baladin – conclude – non andasse a buon fine, potrebbe essere utile confezionare una manifestazione d’interesse che possa rispondere all’interesse pubblico del Comune incontrando una gestione privata efficace efficiente ed economicamente attiva?

comunicato stampa