Si è svolto nel pomeriggio di oggi, martedì 11 febbraio, il secondo incontro programmatico tra i pendolari piemontesi e i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia Piemonte e Agenzia della Mobilità, con l'obiettivo di discutere le criticità e le possibili soluzioni per le linee ferroviarie regionali.
L'incontro, che ha visto partecipare anche l'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, ha messo in luce alcuni nodi chiave che riguardano in particolare la linea Torino-Savona e la linea Alba-Bra-Torino.
Per quanto riguarda la linea Torino-Savona, i tecnici hanno assicurato che i rallentamenti attualmente presenti a valle di Fossano verranno risolti a breve, con un miglioramento della puntualità complessiva del servizio e una riduzione dei disagi legati alle coincidenze, soprattutto con l'SFM7 Fossano-Ciriè.
Sulla linea Alba-Bra-Torino, il problema più sentito dai pendolari resta la puntualità relativa. "Attualmente il treno arriva a Porta Susa con un ritardo medio di quasi dieci minuti, che si riduce progressivamente fino a Ciriè, dove risulta in orario. Tuttavia, questo non significa che il servizio sia puntuale per chi deve scendere prima: se un treno arriva con dieci minuti di ritardo, chi deve prendere una coincidenza rischia di perderla", spiegano i rappresentanti dei pendolari del Comitato Bra.
Uno dei punti più rilevanti discussi riguarda la cosiddetta triangolazione attualmente in vigore sulla linea: oggi i treni percorrono il tragitto Alba-Ceres-Ceres-Fossano-Fossano-Ceres-Ceres-Alba, il che comporta un effetto a catena tra le due linee in caso di problemi sull'SFM7. "Se un treno dell'SFM7 subisce un ritardo, questo si ripercuote automaticamente anche sull'SFM4". Per risolvere la questione, si sta studiando la possibilità di separare maggiormente le due linee, anche se fino al completamento dei lavori previsti dal PNRR, previsto per il 2026, non sarà possibile intervenire in modo strutturale.
"Lo scorporamento della triangolazione è in fase di studio e dovrebbe avvenire entro l'anno", hanno riferito i tecnici presenti all'incontro. Nel frattempo, i pendolari dovranno continuare a convivere con le attuali limitazioni del sistema ferroviario piemontese, in attesa di investimenti più consistenti e dell'arrivo dei nuovi treni previsti entro il 2026.