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Economia | 11 febbraio 2025, 11:01

Formazione per chi è in cassa integrazione, la Regione raddoppia: oltre 20 milioni per tutti i lavoratori in crisi

Non solo auto e per tutte le filiere. Chiorino: “Tuteliamo imprese e addetti”. Tronzano: “Pensiamo a un futuro anche senza Stellantis”

Formazione per chi è in cassa integrazione, la Regione raddoppia: oltre 20 milioni per tutti i lavoratori in crisi

Formazione per chi è in cassa integrazione, la Regione raddoppia: oltre 20 milioni per tutti i lavoratori in crisi

Da 10 a oltre 20 milioni. Raddoppia la dotazione del nuovo programma varato dalla Regione per sostenere i lavoratori in cassa integrazione. Prende infatti il via il programma Gol percorso 5 di formazione, aperto (altra novità) a tutte le categorie di lavoratori soggetti ad ammortizzatori sociali, senza distinzioni di categorie e dimensioni aziendali. Venti milioni, dunque, che serviranno per i processi di formazione e riqualificazione professionale. E non solo per l’universo Stellantis, ma di qualunque filiera e con qualunque ammortizzatore. Chi seguirà i corsi, avrà un’integrazione salariale a quello colpito dalla cassa. L’importo sarà gestito e inviato tramite bonifico direttamente da Inps, a una platea di circa 10mila addetti.
 

Tutelare imprese e lavoratori

L’annuncio è stato dato in occasione del Consiglio regionale aperto dedicato proprio alla crisi dell’auto, alla presenza di forze politiche, sindacati ed enti locali. “Vogliamo tutelare le imprese e i lavoratori - dice la vicepresidente regionale, Elena Chiorino - e abbiamo voluto concretizzare una misura, uno strumento che prima non esisteva“.

“Abbiamo un patrimonio che non possiamo disperdere - dice Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive -. Il 5 marzo saremo al tavolo ministeriale per l’Auto, mentre il 7 marzo tutte noi Regioni del nord ovest faremo sentire la nostra voce nei confronti del commissario Ue per quanto riguarda la rimodulazione delle regole”. E aggiunge: “Bisogna parlare di mobilità intelligente e non solo di auto: la storica vocazione piemontese deve continuare a essere protagonisti nel manifatturiero fatto in maniera complessa”.

 

Futuro anche senza Stellantis

Tronzano ha anche parlato dell’unico produttore torinese, almeno fino a oggi. “Stellantis non deve essere bersaglio delle nostre ansie, ma partner nell’evoluzione tecnologica. Dobbiamo sperare che Mirafiori torni a produrre 500mila auto all’anno, ma dobbiamo andare avanti nonostante Stellantis. Le nostre imprese meritano un futuro con la ex Fiat, ma anche senza. E non smetteremo di cercare nuovi produttori di auto”.
 

Strumento apripista

"Il Piemonte diventa l'apripista di uno strumento importante e innovativo per affrontare le molteplici crisi in corso dovute alle transizioni, che ha due valenze essenziali: l'integrazione salariale e la formazione volta alla riqualificazione e acquisizione di nuove competenze. L'auspicio è la creazione di un impianto che possa volgere all'occupabilità continua e permanente dei lavoratori sulla base dei fabbisogni delle diverse imprese e diverse filiere del territorio.", dichiara Sara Rinaudo, segretario generale territoriale di Fismic Confsal.

Massimiliano Sciullo

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