"Abbiamo il dovere di ricordare e di fare memoria di una sciagura nazionale rimasta silente troppo a lungo". Così il sindaco Luca Robaldo ha commemorato di tutte le vittime delle foibe, l'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Dopo la deposizione della tradizionale corona d'alloro presso i Giardini Martiri delle Foibe, presso la stazione ferroviaria, alla presenza dell'amministrazione comunale, delle Forze dell'Ordine, delle associazioni d'Arma, della Polizia locale, degli Alpini, della Croce Rossa Locale e degli alunni di terza media dell'istituto comprensivo "Anna Frank", il primo cittadino ha ricordato le parole che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha detto in occasione della cerimonia per Gorizia-Nuova Gorica capitale della cultura: 'In un mondo senza collaborazione queste due città rappresentano questi i valori cui si ispira la Repubblica'. Da dieci anni la nostra Città, grazie agli uffici, commemora il Giorno del Ricordo, una tragedia umana che deve insegnarci a non ripetere più gli errori del passato".
Quest'anno, grazie al direttore della biblioteca civica, dottor Livio Attanasio la giornata si arricchisce di una mostra, ospitata all'Antico Palazzo di Città: "“Ierimo. Semo. Saremo. L'emigrazione giuliana nel mondo” a cura dell'associazione “Giuliani nel Mondo”.
"L’allontanamento forzato, la caparbietà degli esuli e dei loro discendenti e la loro lotta per strappare via dall’oblio della storia l’intera vicenda, allora, rivivono in una mostra di grande valore documentativo, che arriva nella nostra città grazie all’impegno della Biblioteca civica e, in particolare, del suo direttore Livio Attanasio. Un momento di riflessione importante, a testimonianza di una comunità monregalese sensibile e attentà" - ha evidenziato il primo cittadino all'inaugurazione dell'esposizione, durante la quale è stato letto il messaggio di Giorgio pierini, presidente della Fondazione Giuliani nel Mondo.
La mostra, realizzata in occasione dei cinquant’anni di età del sodalizio, rimarrà visitabile fino al 26 febbraio dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Si tratta di una retrospettiva suddivisa in tre parti con approfondimenti specifici dedicati alle cause dell’emigrazione giuliana (l’ondata dalla Bisiacaria, l’esodo istriano e le emigrazioni da Trieste), ai paesi di destinazione (Australia, Nord America e America Latina) e all’associazione “Giuliani nel Mondo” che dal 1970 opera proprio a favore delle comunità giuliane o giuliano-dalmate sparse a livello mondiale.