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Attualità | 10 febbraio 2025, 14:25

Giorno del Ricordo, Bergesio (Lega): “Il rispetto per le vittime delle foibe è un dovere di tutti”

Secondo il senatore fossanese "la verità storica non si cancella: le sofferenze delle vittime di quelle sopraffazioni non devono essere sottovalutate o dimenticate"

Giorno del Ricordo, Bergesio (Lega): “Il rispetto per le vittime delle foibe è un dovere di tutti”

"Celebrare il Giorno del Ricordo significa rivivere una grande tragedia italiana, per rendere onore alle vittime innocenti delle persecuzioni e del disegno di conquista territoriale del comunismo di Tito e per restituire dignità e rispetto alle sofferenze di tanti italiani. Un capitolo buio della storia che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente. Oggi ricordiamo le vittime di quel dramma, ma anche i circa 350 mila italiani istriani, fiumani e dalmati, che dopo la fine della guerra furono costretti ad abbandonare le loro case e le terre dove erano nati e cresciuti".

Così, nel Giorno del Ricordo, il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega), che oggi ha preso parte presso la Questura di Cuneo alla commemorazione di Giovanni Palatucci.

"Per molte vittime, giustiziate, infoibate o morte di stenti nei campi di prigionia comunisti, l’unica colpa fu semplicemente quella di essere italiani. Una storia di sofferenza per molti anni rimossa dalla memoria collettiva e persino negata, ma grazie al coraggio instancabile delle associazioni degli esuli, il tema delle foibe e dell’esodo è oggi finalmente conosciuto e testimonia l’inutilità e i danni che una guerra produce. Ecco perché abbiamo l’obbligo di conservate e tramandare la memoria di questa tragedia, troppo a lungo vergognosamente dimenticata, affinché tutto questo non accada mai più".

"Per questo è altrettanto importante che oggi sia stato ricordato un simbolo di pace, Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume, morto a 36 anni esattamente 80 anni fa, il 10 febbraio del ’45, nel campo di sterminio Dachau e «Giusto tra le Nazioni», che durante la seconda guerra mondiale mise in salvo oltre 5 mila ebrei. Le sofferenze subite dalle vittime delle persecuzioni non devono essere dimenticate né utilizzate come motivo di divisione nella nostra comunità nazionale, e va condannato con forza ogni atto teso a negare, minimizzare o peggio ancora spaccare il nostro Paese in nome di un’ideologia, come accaduto con l’ignobile sfregio alla Foiba di Basovizza, avvenuto alla vigilia di questa giornata così importante, un’offesa non solo alle vittime dei crimini del regime di Tito, ma a tutto il popolo italiano. Ed è parimenti da condannare il silenzio complice di chi, ancora oggi, cerca di minimizzare questa tragedia nazionale. Le sofferenze delle vittime di quelle sopraffazioni non devono essere sottovalutate o dimenticate. La verità storica non si cancella. Il rispetto per le vittime delle foibe è un dovere di tutti!"

comunicato stampa

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