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Attualità | 08 febbraio 2025, 10:13

Savigliano: gli studenti dell'Arimondi Eula hanno incontrato Maria Teresa Milano

In occasione delle giornate seminariali, l’IIS Arimondi Eula ha accolto l' ebraista, musicologa e scrittrice, per un incontro dedicato alla Shoah e, in particolare, al campo di concentramento di Terezín.

Savigliano: gli studenti dell'Arimondi Eula hanno incontrato Maria Teresa Milano

Giovedì 6 febbraio, in occasione delle giornate seminariali, l’IIS Arimondi Eula ha avuto il piacere di accogliere Maria Teresa Milano, ebraista, musicologa e scrittrice, per un incontro dedicato alla Shoah e, in particolare, al campo di concentramento di Terezín. 

La scrittrice ha iniziato l’incontro raccontando il suo avvicinamento al mondo della musica ebraica, nato grazie ad una collega, figlia di sopravvissuti, che la incoraggiò a studiare la musica della Shoah. Nel 2005 Maria Teresa Milano ebbe l’opportunità di soggiornare un mese in Israele per approfondire questo argomento con David Bloch, professore di musicologia all’Università di Tel Aviv e studioso della realtà di Terezín. 

L'autrice, nel corso della lezione, ha analizzato i principali temi trattati nel suo libro “Terezín: la fortezza della Resistenza non armata”, offrendo una dettagliata ricostruzione storica di Terezín e della vita nel campo. Il 10 ottobre 1941, durante la Conferenza di Praga, fu stabilito che la cittadina di Terezín sarebbe stata evacuata per poi diventare un campo “modello”. Poco più di un mese dopo, partì il primo trasporto di oltre 300 persone, per lo più costruttori, pervasi dalla falsa speranza di poter tornare dalle loro famiglie nel fine settimana. La realtà fu ben diversa: nel giro di un mese, il campo fu popolato da 3.345 deportati, e poi sempre di più, costretti a vivere in condizioni disumane. Fra questi, molti bambini, con dei tassi di mortalità altissimi: dei 150.000 piccoli che passarono per Terezín, solo 100 sopravvissero.

Nonostante le difficili condizioni di vita, i deportati riuscirono ad organizzare spettacoli musicali, letture e incontri culturali e il 6 dicembre 1941 iniziarono le serate di varietà, con concerti e rappresentazioni teatrali. Nel gennaio successivo fu istituito un dipartimento per il tempo libero e il campo divenne un centro di produzione culturale senza precedenti: musicisti, intellettuali e artisti organizzarono oltre 2.430 performance e composero 130 nuove opere. 

Terezín divenne così il “biglietto da visita” con il quale i nazisti presentarono il proprio operato agli altri paesi. Tuttavia, la realtà era ben diversa da quella mostrata al mondo. Per un’ispezione della Croce Rossa, i nazisti inscenarono una rappresentazione propagandistica: i deportati vennero vestiti con abiti eleganti, furono organizzati concerti e partite di calcio e venne girato un film dal titolo "Il Führer regala una città agli ebrei". Dopo la visita, molti dei prigionieri coinvolti nella rappresentazione furono deportati ad Auschwitz e lo stesso regista del film venne ucciso. La messa in scena ebbe per i nazisti l’effetto desiderato: l’ispettore Maurice Rossel considerò Terezin un posto in cui si potesse vivere e tranquillizzò l’Europa.

Nonostante la tragedia, alcuni educatori cercarono di proteggere l’infanzia dei piccoli prigionieri organizzando lezioni segrete di disegno e scrittura. Tra le testimonianze più toccanti vi è quella di una donna ebrea che cantò ninne nanne ai bambini pensando al figlio lontano. Anni dopo, quel bambino, ormai adulto, pubblicò le lettere scritte dalla madre. Durante l’incontro, il professor Turco ha letto un passaggio particolarmente significativo di queste lettere che recita: “Ogni bambino sei tu, che non posso tenere con me”.


 

Maria Teresa Milano ha sintetizzato il suo intervento nella frase "Se vuoi farmi diventare una bestia, io reagisco restando umano e lo faccio attraverso la musica", frase che sottolinea il ruolo fondamentale avuto dalla musica e dall’arte per i deportati, tanto da permettere loro di resistere alla disumanizzazione. 


 

L’incontro si è concluso con un breve momento dedicato alle domande ed alle riflessioni degli studenti che si sono concentrate in particolar modo sulla situazione attuale di Israele.

L’IIS Arimondi Eula ringrazia Maria Teresa Milano per aver regalato agli studenti la sua competenza e la sua professionalità, e la Fondazione CRC per aver messo a disposizione la sala per il prezioso momento di formazione e condivisione. 

comunicato stampa

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