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Attualità | 06 febbraio 2025, 08:55

Cascina Vecchia, tutto da rifare: Open Baladin rinuncia a gestire la struttura di San Rocco Castagnaretta

La gestione, costo 848.000 euro, prevedeva l'utilizzo degli spazi ristrutturati con un locale ristorazione, sala convegni e l'allestimento del Museo della Segale. La rimessa a nuovo da parte del Comune è costata oltre 2 milioni e mezzo di euro

Cascina Vecchia com'è oggi

Cascina Vecchia com'è oggi

Cascina Vecchia, tutto da rifare. A distanza di quasi tre anni dalla prevista consegna dell'immobile (novembre 2022) al gruppo di imprenditori con in testa Teo Musso del Birrificio Baladin ed Elio Parola contitolare di Open Baladin, non se ne farà più niente.

La società, pur se al momento solo oralmente, ha comunicato al Comune che non intende più avvalersi della gestione della struttura (costo 848.000 euro), il cui ripristino, ricordiamo, è costato oltre due milioni e mezzo di euro. 

“Circola informalmente in città la notizia che il capofila Open Baladin Cuneo s.r.l. stia per rinunciare al contratto di concessione stipulato con il Comune di Cuneo per la gestione della Cascina Vecchia di San Rocco Castagnaretta", attacca la note del Comune. Che prosegue: "Al momento l’intenzione ci è stata comunicata oralmente, ma nessun passo formale è stato compiuto. Onde evitare speculazioni e ipotesi, si è ritenuto utile rendere pubblica la situazione".

Il Comune di Cuneo, proprietario di Cascina Vecchia,  si dice dispiaciuto della richiesta di rescissione, "si era già percorso insieme un tratto di strada e si erano dedicate energie per arrivare alla definizione di un contratto di concessione efficace per tutti", ma prende le contromisure: "Sta nella piena libertà dei concessionari rivedere le proprie scelte imprenditoriali. Da parte del nostro Ente verificheremo le implicazioni normative ed economiche della annunciata rescissione dalla concessione, perché si giunga a giusta soluzione del contratto."

La storia di Cascina Veccia parte da lontano, con la decisione della Giunta di riprendere uno degli edifici rurali più belli del Comune, in abbandono da anni. Circondate da un muretto, all'interno si trovano l'enorme cascina a due piani, oltre ad un altro fabbricato adiacente nel quale è ospitato il classico formo a legna di borgata, quello che una volta serviva alla comunità per cuocere collettivamente il pane.

Iniziato poco prima del 2020, il restauro ha subito interruzioni e ritardi. Una prima volta a causa del Covid, che ha stoppato i lavori affidati alla ditta Fantino spa, per oltre un anno, poi la ripresa ed un nuovo stop. Il 16 maggio 2023 l'avvio dell'ennesima tranche di completamento, con consegna prevista per gennaio di quest'anno. In effetti, la struttura attualmente si presenta finalmente rifatta e completata da un parcheggio esterno. Mancano tutti gli infissi e le attrezzatura, a carico del gestore.

Ricordiamo che nelle previsioni di Open Baladin l'utilizzo di Cascina Vecchia prevedeva una sala ristorazione al pian terreno (ultimamente si parlava di una pizzeria gourmet), mentre al secondo piano, collegata tramite ascensore, una sala convegni in grado di ospitare fino al 120 presone. Nell'edificio adiacente avrebbe dovuto trovare sede il Museo della Segale, per raccontare la tradizione contadina dell'epoca. Lo spazio esterno è invece occupato da uno splendido giardino.

Ora il dietrofront. Una volta definito il rapporto in atto, da parte del Comune verrà individuato secondo le norme vigenti un nuovo soggetto a cui affidare lo spazio di Cascina Vecchia, con l’obiettivo di rendere finalmente vitale questa bellissima struttura

Cesare Mandrile

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