Politica - 05 febbraio 2025, 15:53

Provincia, il “Patto Civico per la Granda” propone una mozione per la futura governance dell’Ente

La piattaforma programmatica delineerà il perimetro politico della nuova maggioranza da cui scaturiranno vicepresidenza e deleghe. Il documento verrà portato in discussione nella prossima seduta di Consiglio

Il Gruppo “Patto Civico per la Granda” proporrà al prossimo Consiglio Provinciale un documento programmatico agli altri due gruppi consiliari “Ripartiamo dalla Granda” (centrodestra) e “La Nostra Provincia” (centro sinistra)”.

Spiegano i proponenti: "Intendiamo presentare al Consiglio Provinciale una mozione che contenga alcune linee programmatiche per questo biennio. Prima di farlo ne abbiamo sottoposto il testo a tutti i Gruppi presenti nel Consiglio stesso: il nostro obiettivo, al di là della condivisione del documento, è lavorare per avere con tutti un rapporto costruttivo.
Confidiamo, poi, che tale documento sia utile al Presidente per governare l'Ente e per assumere le scelte migliori nell'interesse di tutti i cittadini"

Il testo inviato in queste ore ai gruppi:

MOZIONE AI SENSI DELL’ART. 11 DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

Linee programmatiche della Provincia di Cuneo per il biennio 2025/2026”

Il Consiglio Provinciale, visto l’art. 11 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Provinciale, impegna il Presidente della Provincia Luca Robaldo, dalla data odierna e sino al termine del suo mandato, ad attuare le seguenti linee programmatiche nell’ambito del governo della Provincia di Cuneo:

RISORSA IDRICA

Incentivazione alla realizzazione di invasi e di ogni infrastruttura utile al trattenimento dell'acqua meteorica, coordinandosi con gli enti territoriali preposti e la Regione Piemonte, nonché con il Ministero dell’Agricoltura, con l’obbiettivo di giungere ad una celere programmazione e realizzazione di tali opere, anche di importante cubatura qualora possibile dal punto di vista tecnico ed economico.

Prosecuzione, nell'ambito del SII, del percorso di pubblicizzazione col mantenimento in capo ad ALAC (società partecipata dalla Provincia di Cuneo) delle concessioni, mantenendo la sua identità di grossista, senza precludere – svolte attente valutazioni – un ruolo diverso all’interno di COGESI. A tale proposito, la Provincia deve valutare senza preclusioni lo sviluppo futuro di COGESI stessa verificando le varie fasi a stretto contatto con i Soci della società consortile.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Sostegno convinto all’efficace azione politico/amministrativa posta in essere dalla Regione Piemonte con riferimento alla riapertura delle linee ferroviarie attualmente chiuse e incentivazione del ruolo di TRAIL, soprattutto rispetto al settore della logistica.

Prosecuzione del lavoro di coordinamento e monitoraggio, al fianco della Regione Piemonte e del Governo, ed a supporto delle iniziative politiche da essi poste in essere, utili alla definitiva riapertura del Tenda ed alla conclusione della AT-CN.

Prosecuzione del lavoro di sensibilizzazione presso il concessionario ed il Ministero dei Trasporti, in sinergia con la Regione Piemonte e con i Parlamentari eletti nel territorio della Provincia di Cuneo, relativamente alle criticità inerenti il tratto autostradale A6 Torino-Savona, con precipuo riferimento al tratto Mondovì-Savona.

Presentazione di un piano di interventi relativo alla viabilità provinciale, con particolare riferimento agli interventi tesi ad incrementare la sicurezza stradale.

Prosecuzione del lavoro di raccordo con le Associazioni di rappresentanza dell'autotrasporto. Nell’ambito dei numerosi interventi previsti, la Provincia dovrà portare a compimento gli investimenti previsti dai vari provvedimenti denominati “decreto Ponti”, a partire da quelli previsti sulla SP 7 (Ponte di Pollenzo) e del Ponte di Cardè oltre alla prosecuzione del lavoro per la realizzazione della variante est dell’abitato di Alba per il collegamento tra la strada regionale per Cortemilia e Savona e la tangenziale per Asti – Cuneo – Torino terzo ponte sul fiume Tanaro.

Promuovere, in sinergia con le istituzioni e gli enti competenti, l’accelerazione dell’iter relativo alla variante di Demonte e di quello relativo alla progettazione della variante di Aisone.

In accordo con le Polizie Municipali degli enti locali, con la Polizia Stradali e con i Carabinieri, sostenere misure e iniziative volte al rispetto delle nuove disposizioni previste dal Codice della Strada con l’obbiettivo di rafforzare la prevenzione rispetto al verificarsi di incidenti stradali, con specifico riferimento a quelli dovuti alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

FONTI RINNOVABILI

È necessario attivare ogni utile strumento teso a ridurre al minimo l'installazione di pannelli fotovoltaici a terra, al fine di salvaguardare il settore agricolo.

Al contempo, è utile avviare una approfondita riflessione sulle altre FER che rischiano di colonizzare il territorio provinciale.

L'obbiettivo dell’azione amministrativa della Provincia di Cuneo deve essere quello di avviare una riflessione di buon senso e pragmatica, non condotta dalla eccessiva ideologizzazione ambientalista. In tal senso sarà opportuno attivare le necessarie interlocuzioni politiche ed istituzionali con la Regione Piemonte e con i parlamentari/europarlamentari del territorio affinché, con riguardo alla competitività agricola e industriale della Provincia di Cuneo, vengano rivisti a livello comunitario gli obbiettivi previsti dal Green New Deal varato nel quinquennio 2019/2024, affinché la transizione ecologica possa avvenire in modo più graduale e meno oneroso per le imprese cuneesi, con precipuo riferimento a quelle del settore agricolo e dell’automotive, che nella Granda contano centinaia di addetti e scontano parametri troppo stringenti dal punto di vista ambientale, penalizzanti di fronte alla concorrenza sleale di molti competitors extra UE.

RAPPORTI TRASNFONTALIERI E INTERREGIONALI

Prosecuzione nel lavoro che ha restituito centralità all'Ente ed accrescimento, ad ogni livello, del ruolo di coordinamento, in qualità di ente di area vasta, di questo importante settore.

RIFIUTI

Prosecuzione nel lavoro con i Consorzi e con AR Piemonte mettendo in campo ogni strumento utile a salvaguardare la virtuosità del sistema cuneese.

Sostegno alle iniziative territoriali e locali inerenti allo sviluppo degli impianti di cui alla c.d. “Economia circolare del rifiuto”, previa attenta valutazione scevra da ogni pregiudizio ideologico in merito alle opportunità dagli stessi garantite.

Promuovere, nelle competenti sedi, modifiche al Piano Regionale sulla Qualità dell’Aria al fine di rendere meno stringenti i vincoli per gli enti locali e i relativi divieti alla circolazione automobilistica, e ciò anche con un’interlocuzione in sede europea e con le altre province del Nord Italia e del Bacino Padano.

EDILIZIA SCOLASTICA

Conclusione del percorso di realizzazione di nuovi edifici scolastici e incremento dei fondi in ambito manutentivo.

Partecipazione a tutti i bandi utili a garantire risorse al fine di interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici.

RIFORMA PROVINCE

Impegno a lavorare all’interno di UPI al fine di superare definitivamente ed integralmente la dannosa L. 56/2014, c.d. “Delrio”, la quale, depauperando totalmente l’ente provincia di funzioni e risorse umane e finanziarie, ha avuto effetti fallimentari e dannosi per i cittadini e per le imprese del nostro territorio.

L’obbiettivo deve essere quello di tornare all’elezione diretta a suffragio universale del Presidente della Provincia e dei Consiglieri Provinciali.

In questo contesto l’Amministrazione Provinciale deve lavorare affinché si possa avviare una prima tappa del percorso di riforma proponendo la reintroduzione delle Giunte Provinciali affinché l’ambito decisionale non sia più esclusivamente dei Presidenti ma divenga oggetto di un percorso democratico di coinvolgimento e di suddivisione reale delle deleghe fra Presidente ed Assessori.

Unitamente a questo, la Provincia deve richiedere con forza l’aumento delle risorse umane ed economiche al fine di consentire lo svolgimento delle funzioni che sono proprie di questi enti, proponendo altresì il trattenimento sul territorio di quanto i cittadini cuneesi versano in termini di imposte provinciali che sarebbero, in questo modo, gestite in modo più efficace, efficiente e tempestivo.

Impegno a lavorare a ciò in stretta sinergia con i Parlamentari eletti nella nostra Provincia, con speciale riguardo a quelli appartenenti all’attuale maggioranza.

***

Infine, i Consiglieri Provinciali, approvando la presente mozione, si impegnano, nel rispetto delle diverse appartenenze e nella volontà di svolgere un lavoro comune a favore della Comunità provinciale, al suo rispetto ed a sottoporre all'attenzione del Presidente le eventuali problematiche che dovessero sorgere con riferimento allo sviluppo in concreto delle sovraesposte linee programmatiche. Quanto alle altre tematiche non espressamente menzionate dalla presente mozione, i Consiglieri Provinciali si impegnano ad esprimere indirizzi politici in seno al Consiglio Provinciale, di volta in volta, concordemente col Presidente.

Al fine del raggiungimento degli obiettivi anzidetti, i Consiglieri Provinciali firmatari della presente mozione si impegnano affinché non prevalgano mai polemiche, anche di natura giornalistica, che potrebbero interrompere il virtuoso percorso che ha visto restituire centralità politica all’Ente.


Sin qui il testo della mozione e le considerazioni dei “pattisti”. 

Va da sé che il documento – sul piano politico – intende disegnare il perimetro entro il quale si delineerà, ad oltre quattro mesi dal rinnovo del Consiglio provinciale, la maggioranza con le conseguenti attribuzioni di deleghe e vicepresidenza.


 

GpT