"L’operazione Egea è stata un’operazione industriale di grande successo,” ha dichiarato il presidente esecutivo di Iren, Luca Dal Fabbro, durante l’ESG Challenge Iren 2025, svoltosi a Torino. “Forse una delle poche operazioni italiane di ristrutturazione degli ultimi cinque anni. Una società con difficoltà economiche è stata acquisita da un gruppo che ha creduto nelle sue potenzialità, l’ha riqualificata e praticamente salvata”. Con i conti di Egea ora in attivo, Dal Fabbro ha spiegato: “La società è avviata verso una situazione finanziaria resiliente. Da una condizione di dissesto evidente siamo passati a uno sviluppo solido, con un EBITDA assai interessante. Questo significa non solo stabilità economica, ma anche opportunità concrete per il territorio”-
L’intervento, tenutosi all’interno dell’evento che traduce l’impegno del Gruppo Iren quale promotore di un confronto intergenerazionale sulle principali sfide ambientali odierne, ha sottolineato come la sostenibilità e l’innovazione siano state al centro di questa trasformazione. Dal Fabbro ha inoltre rimarcato: “Non licenziamo nessuno, anzi assumiamo. Egea continuerà a sviluppare i suoi servizi sul territorio, con un progetto che prevede assunzioni e investimenti locali. Alba e la provincia di Cuneo rappresentano un territorio strategico e intendiamo valorizzarne le risorse”.
Guardando al futuro, il presidente ha evidenziato l'importanza di rilanciare l'industria in Italia: “Dobbiamo tornare a parlare di industria, di posti di lavoro verdi e di giovani. L’industria è il cuore del nostro Paese e il Piemonte, da sempre protagonista in questo settore, deve essere al centro di progetti concreti.” Con un sorriso ha aggiunto: “Mi dicono che ormai sono stato adottato dai piemontesi, e ne sono onorato”-
L’integrazione tra Iren ed Egea procede mantenendo l'identità locale dell'azienda, ma puntando a sinergie economiche: “Abbiamo avviato un progetto che coniuga sinergie economiche e rispetto per le radici di Egea.” Conclude Dal Fabbro: “L’operazione Egea è la prova che anche in Italia è possibile fare rigenerazione industriale. Non con visioni a dieci anni, ma con progetti realizzabili in uno o due anni. Puntiamo molto su questa realtà e continueremo a dedicarle risorse, management e idee per trasformarla in un caso di successo”.