Tre incidenti che hanno avuto serie conseguenze su altrettanti pedoni quelli registrati in quel di Bra nella prima serata di sabato 1° febbraio. A farne le spese altrettanti utenti deboli della strada.
Il primo si è verificato in via Vittorio Emanuele II, all’intersezione con via Isonzo, quando erano circa le 18. Qui una donna di circa 70 anni, residente in città, è stata investita e gettata a terra da un’automobile condotta da un ventenne. E’ possibile che il giovane non abbia visto la donna attraversare la strada anche a causa della scarsa visibilità dovuta alla pioggia che scendeva sulla città a quell’ora della sera. Il conducente si è comunque prontamente fermato a prestare soccorso, mentre sul posto giungevano un’équipe del servizio di emergenza 118 e una pattuglia della Polizia Locale braidese, ora impegnata nell’accertare l’esatta dinamica del sinistro e le sue possibili conseguenze dal punto di vista anche penale, considerato che la donna è finita in ospedale a Verduno, dove tuttora risulta ricoverata in osservazione con una prognosi di 40 giorni, limite oltre il quale, a querela di parte dopo la Riforma Cartabia, può scattare l’imputazione per lesioni personali stradali gravi.
Meno seria - limitata a 5 giorni – è invece la prognosi coi quali i sanitari dello stesso ospedale si sono espressi in merito alle lievi ferite subite dal 60enne, anche lui residente in città, che appena un’ora dopo, intorno alle 19, è stato suo malgrado vittima di un secondo investimento, verificatosi in via Marconi.
Anche in questo caso sul posto sono intervenuti il 118 e la Polizia Locale braidese, impegnata non soltanto nell’assistenza ai soccorsi e nei rilievi del caso, ma anche nell’istruire indagini utili a identificare l’investitore che, alla guida di una Dacia, si era sì fermato sul posto, salvo però ripartire e allontanarsi all’arrivo dei primi soccorritori, senza quindi fornire le proprie generalità e consentire le prime indagini sull’accaduto.
Accertamenti sono in corso con ottime possibilità di identificare il fuggitivo mediante il ricorso alle numerose telecamere di video di sorveglianza presenti in quella zona della città. Per lui non si configurerebbe l’ipotesi di reato dell’omissione di soccorso, ma quella di fuga, che il Codice della Strada punisce con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre anni.
Trenta i giorni di prognosi disposti dai sanitari di Verduno per il 79enne soccorso poco più tardi, verso le 19.30, in frazione San Michele. In questo caso l’anziano è rovinato a terra contestualmente al passaggio di un’auto guidata da una donna, immediatamente fermatasi a prestare soccorso, ma non è chiaro quale sia stata la reale entità della collisione, che se c’è stata potrebbe essere stata minima. Sul posto sono intervenuti il 118 e i Carabinieri della locale Compagnia.