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Attualità | 03 febbraio 2025, 15:48

Da oggi in Regione c'è un esperto sulle tematiche della disabilità: è il cuneese Max Caramazza, da sempre in prima linea per i diritti civili

Primo giorno di lavoro al Grattacielo per lui. Tutto ha preso il via da un invito per un caffè. Cirio: “Ci aiuta a scoprire cose che a volte non vediamo”

Da oggi la Regione ha un addetto specializzato alle tematiche della disabilità. Si tratta di Massimiliano Caramazza, cuneese che da sempre racconta la sua disabilità e i problemi di chi vive questa condizione. Lo fa attraverso i social, dove mette "la malattia in vetrina" sempre con ironia e intrelligenza. 

Primo giorno di lavoro

Diamo avvio a un rapporto di lavoro con tutti i crismi - dice il governatore del Piemonte, Alberto Cirio - Mi ha invitato a prendere un caffè a casa sua, a Cuneo, per raccontarmi, vivendole tutti i giorni, come le cose possono funzionare oppure non funzionare. Abbiamo riconosciuto le tante cose buone che ci sono nella sanità pubblica e nei servizi sociali, ma anche le cose che non vanno. E spesso non si tratta solo di soldi da spendere, ma di conoscenze. Di cose che magari guardi, ma non vedi. È da lì è nata l’idea di chiedere a Massimiliano di venire a lavorare con noi, la Regione ha bisogno di una figura come la sua”.

Diritti civili e una società migliore

Da anni mi batto per i diritti civili, perché una società con più diritti è una società migliore e più equa - dice Caramazza - Qui la politica non c’entra nulla e non deve c’entrare. Qui la situazione riguarda tutti”.

“Speriamo di poter essere anche di esempio per altri - conclude - e di fare bene, in fretta”.

Gli ostacoli sono tanti, a cominciare dalla burocrazia. “Per esempio i sussidi, che al momento non sono cumulabili. Mentre è intuitivo il contrario: vuol dire che c’è bisogno. E un euro investito oggi nella sanità o nei servizi sociali è un euro in meno che si spende domani. In termini di assistenza, ma anche di produttività. I deboli non sono un costo, lo sono se gestiti male”.

Tanti temi da toccare

Ma i temi non mancano: “Ci sono i trasporti, a cominciare dai treni. Un passo alla volta si può fare tutto e mi occuperò di questo 24 ore su 24. Voglio, io per primo, ottenere risultati. Faremo dossier, ma non di cose da fare: di cose fatte. E chiunque avrà bisogno, potrà rivolgersi a me”.

Intervenire subito

Abbiamo bisogno effettivo di esplorare alcune aree che facciamo più fatica a conoscere a fondo - dice l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi - Vogliamo individuare aree più nascoste e vogliamo agire velocemente dove la legge ce lo consente. E coi risparmi potremo reinvestire su altre priorità e per una platea più ampia”.

Capire i bisogni 

Un combattente come Massimiliano è prezioso per noi e per forzare le resistenze che il sistema a volte ci mette davanti - conclude Maurizio Marrone, assessore regionale al Welfare - Nessuno come la persona assistita sa quali sono i bisogni reali”.

Massimiliano Sciullo

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