Attualità - 03 febbraio 2025, 09:22

La Città di Mondovì onora il Giorno del Ricordo con la mostra "Ierimo. Semo. Saremo. L'emigrazione giuliana nel mondo”

Lunedì 10 febbraio alle 10 la deposizione della corona d'alloro nei giardini “Martiri delle Foibe” e a seguire l'inaugurazione dell'esposizione all'Antico Palazzo di Città

“Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. 

Con questa motivazione il 30 marzo del 2004 veniva istituito il Giorno del Ricordo, simbolicamente fissato per il 10 febbraio a reminiscenza del Trattato di Parigi del 1947 che assegnava l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia. 

Una ricorrenza importante che la Città di Mondovì onorerà proprio il 10 febbraio alle ore 10.00 presso la stazione ferroviaria con la deposizione della corona di fiori nei giardini “Martiri delle Foibe” e alle ore 11.00 presso l’Antico Palazzo di Città con l’inaugurazione della mostra “Ierimo. Semo. Saremo. L'emigrazione giuliana nel mondo” a cura dell'associazione “Giuliani nel Mondo”.

Un’esposizione realizzata in occasione dei cinquant’anni di età del sodalizio, che rimarrà visitabile fino al 26 febbraio dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Una retrospettiva suddivisa in tre parti con approfondimenti specifici dedicati alle cause dell’emigrazione giuliana (l’ondata dalla Bisiacaria, l’esodo istriano e le emigrazioni da Trieste), ai paesi di destinazione (Australia, Nord America e America Latina) e all’associazione “Giuliani nel Mondo” che dal 1970 opera proprio a favore delle comunità giuliane o giuliano-dalmate sparse a livello mondiale.

"Ancora una volta non può venire meno il nostro dovere di ricordare e di fare memoria, soprattutto in occasione di una sciagura nazionale rimasta silente troppo a lungo - il commento del sindaco Luca Robaldo -. L’allontanamento forzato, la caparbietà degli esuli e dei loro discendenti e la loro lotta per strappare via dall’oblio della storia l’intera vicenda, allora, rivivono in una mostra di grande valore documentativo, che arriva nella nostra città grazie all’impegno della Biblioteca civica e, in particolare, del suo direttore Livio Attanasio. Un momento di riflessione importante, a testimonianza di una comunità monregalese sensibile e attenta".

c.s.