Attualità - 03 febbraio 2025, 06:43

Bra, primule per la 47ª Giornata della Vita al Santuario della Madonna dei Fiori

Un gesto concreto di amore per sostenere il Centro di Aiuto alla Vita che assiste giovani mamme

I volontari del Cav al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra

«Trasmettere la vita, speranza per il mondo. “Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue, Signore, amante della vita”. (Sap 11, 26)», hanno scritto i vescovi italiani in occasione della 47ª Giornata per la Vita.

Molteplici le iniziative che si sono svolte domenica 2 febbraio. Al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra, don Enzo Torchio ha impartito la benedizione con l’olio di nardo proveniente da Gerusalemme, mentre sul sagrato l’associazione di volontariato del Centro di Aiuto alla Vita ha proposto dei banchetti con coloratissime primule.

Quello delle primule è stato un gesto concreto di amore per aiutare il movimento per la vita, intesa come un fiore che sboccia, come un bambino che non vede l’ora di nascere e scoprire il mondo. Scegliere sempre la vita, anche quando questo sembra difficile o si ha paura di essere lasciati soli prima di affrontare una gravidanza o possono sorgere dubbi e insicurezze, specie quando si è molto giovani.

Teniamo presente che le donne di oggi devono affrontare la grossa sfida di essere contemporaneamente madri, mogli, lavoratrici e altro ancora nel ristretto tempo delle 24 ore. La maternità merita sostegno e tutela, invece gli attuali paradigmi impongono una scissione tra donna e maternità con il risultato di una riduzione costante della natalità.

Ogni anno dal 1978 la Giornata per la Vita viene celebrata nella prima domenica di febbraio per decisione di papa san Paolo VI, che la istituì negli ultimi mesi del suo pontificato, anno in cui in Italia divenne possibile l’aborto volontario.

La scelta della primula per questa Giornata non è casuale, perché è il fiore che sboccia nel freddo, annunciando l’arrivo della bella stagione. È paragonabile a ciò che succede per tante gravidanze difficili, segnate da problematiche mediche, economiche, sociali o familiari.

Portare a casa una primula è allora un simbolo di accoglienza della vita, anche quando il suo inizio è circondato dal freddo delle difficoltà, ma che sempre è annuncio di una primavera di speranza.

CAV di Bra

La storia del CAV già la conoscete a memoria, ma la ripetiamo, perché fa bene al cuore.

Il Centro di Aiuto alla Vita è una realtà ben radicata a Bra e fa parte di quel grande movimento nazionale che conta più di 400 sedi in tutta Italia. Una realtà che si è attivata negli anni con tante proposte di solidarietà, rimanendo sempre punto di riferimento per le future e nuove mamme.

Teniamo presente che le donne di oggi devono affrontare la grossa sfida di essere contemporaneamente madri, mogli, lavoratrici e altro ancora nel ristretto tempo delle 24 ore. La maternità merita sostegno e tutela, invece gli attuali paradigmi impongono una scissione tra donna e maternità con il risultato di una riduzione costante della natalità.

Secondo gli ultimi dati Istat è stato registrato il livello più basso di natalità nella storia del nostro Paese. In questo contesto, i Centri di Aiuto alla Vita nascono come associazioni di volontari, apartitiche, che appartengono al Movimento per la Vita di ispirazione cattolica e assistono le donne alle prese con una gravidanza difficile o indesiderata e le giovani madri prive di mezzi o sprovviste delle capacità necessarie a fornire le cure al figlio, al fine di prevenire il ricorso all’aborto.

Il CAV di Bra, dalla sua fondazione ai giorni nostri, ha assistito molte future madri in difficoltà, contribuendo alla nascita di nuove piccole vite: segno di speranza per un maggiore futuro impegno da parte di tutti.

Silvia Gullino