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Scuole e corsi | 01 febbraio 2025, 10:32

Scuola: il Denina Pellico Rivoira a lezione con l'ANPI

Presenti all'incontro studentesse e studenti delle classi quinte

Scuola: il Denina Pellico Rivoira a lezione con l'ANPI

Per il terzo anno consecutivo il presidente dell'ANPI sezione di Saluzzo e Valle Po, l'architetto Giorgio Rossi, e il prof. Dario Carli del direttivo della sezione hanno tenuto, in data 28, 29 e 30 gennaio, degli incontri presso le tre sedi del Denina Pellico Rivoira in cui sono state trattate tematiche ed eventi riguardanti la resistenza, soprattutto delle nostre zone, i regimi totalitari, la seconda guerra mondiale e la Costituzione con riferimenti all'attualità. 

Hanno presenziato tutte le classi quinte, data l'attinenza degli argomenti con quelli trattati nel percorso scolastico, e anche quest'anno gli incontri sono stati condotti dall'ex rappresentante d'Istituto Matteo Scarano in qualità di moderatore, che ha veicolato le domande degli studenti con il supporto degli attuali rappresentanti, Francesco Ramello per il Rivoira, Dutto Gianmaria per il Pellico e Martino Arianna e Marzogu Gabriele per il Denina.

Commenta Gloria Beltrando, studentessa della V C RIM: “È stata una conferenza molto interessante anche perchè ci hanno raccontato degli episodi avvenuti sui nostri territori. Innanzitutto i relatori hanno presentato le caratteristiche della quotidianità durante il periodo fascista e durante la seconda guerra mondiale, quando neanche in famiglia si poteva parlare di politica per paura di dire troppo. E' stato anche affrontato il tema della quotidianità nella guerra e delle condizioni dell’esercito italiano: il fascismo esaltava la guerra, ma quando i soldati si trovavano sul campo erano in realtà mal equipaggiati. Rossi ci ha raccontato degli alpini in Russia che avevano degli scarponi di cartone mentre nei depositi c’erano equipaggiamenti adeguati che però non venivano distribuiti. Quotidiana e normale era anche la censura: dal fronte venivano inviate e rispedite lettere accuratamente controllate e, nel caso in cui fossero presenti frasi non gradite al regime che magari tratteggiavano i fatti reali della guerra, queste venivano cancellate con un pennarello blu. Da qui il detto “dare il blu”, cioè eliminare. Durante il dialogo sono stati citati alcuni episodi avvenuti nelle nostre valli, ad esempio quello in cui sulle montagne cuneesi un partigiano ebbe dei problemi di salute e i suoi compagni rischiarono la vita per salvarlo: si nascosero in una grotta (la grotta della Tura) e riuscirono a sfuggire al terribile rastrellamento dei nazifascisti, ma siccome le condizioni dell'uomo peggioravano venne portato in paese dove un’ostetrica consigliò di trasferirlo all’ospedale. Venne operato ma morì dopo qualche giorno. Un esempio di solidarietà fra giovanissimi partigiani e semplici cittadini che unirono le forze per provare a salvare un uomo rischiando la loro stessa vita. I relatori hanno poi sottolineato l'importanza della figura della donna, fondamentale per il trasporto di messaggi tra partigiani. Le biciclette furono uno strumento molto utile per nascondere i messaggi, che venivano sistemati all’interno del telaio che reggeva la sella. Anche il campione Bartali collaborò così alla Resistenza.  Infine il signor Rossi ci ha raccontato la sua esperienza personale. Egli nacque durante la guerra a Ivrea e suo padre era partigiano. All’età di tre anni i fascisti arrivarono a casa sua e portarono via in modo brutale il padre, fortunatamente non lo ritennero un partigiano e fu risparmiato. La famiglia in seguito riuscì a fuggire in bicicletta presso un'altra località”. 

Tanti gli esempi di vita vissuta durante il fascismo e la Resistenza che hanno colpito gli studenti, i quali sono così riusciti a contestualizzare meglio i concetti e gli eventi raccontati sui libri trasponendoli in una realtà vicina alla loro, vissuta da ragazzi della loro età che abitavano nelle loro zone. In chiusura la spiegazione sulle finalità dell'incontro: contribuire a mantenere vivi i valori Resistenza al nazifascismo, della Costituzione nata dopo l'esperienza del fascismo e scritta all'unanimità da tutti i partiti politici e veicolare gli ideali di Libertà e di Democrazia per i quali molti giovani partigiani sono morti. 

L'intento è stato anche quello di contribuire a far sì che i giovani si facciano una propria opinione sul mondo in cui vivono e sui fatti che accadono confrontando e discernendo autonomamente fra i tanti stimoli che ricevono. In previsione ci sono delle passeggiate in zone di interesse sulle nostre montagne in cui Rossi potrà accompagnare delle classi e raccontare i fatti nei posti dove sono avvenuti, così come è stato fatto a ottobre con la classe VC. 

comunicato stampa

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