Attualità - 31 gennaio 2025, 16:15

CIA Cuneo, i dati della prima fase del progetto Ricic.Liner: "Le donne di Langa sono l'anello forte dell'agricoltura, un modello che fa scuola"

Varrone: "Ennesima prova della capacità femminile di intraprendere percorsi nuovi e virtuosi nel circuito dell’economia circolare"

Le donne dell'associazione L'Anello Forte

«L’attività dell’associazione L’Anello Forte merita un doppio plauso, sia perché rende straordinariamente “visibile” il ruolo fondamentale e strategico delle donne nell’economia contadina delle Langhe, rilanciando il messaggio dell’opera prima dello scrittore Nuto Revelli da cui prende il nome, sia perché è l’ennesima prova della capacità femminile di intraprendere percorsi nuovi e virtuosi nel circuito dell’economia circolare, una visione che rende onore all’intera categoria agricola, vitivinicola in particolare. Il successo del progetto Ricic.Liner ne è la concreta dimostrazione, un modello che fa scuola».

Così il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone, commenta i lusinghieri dati della prima fase del progetto Ricic.Liner presentati ieri all’Ampelion di Alba da L’Anello Forte, l’associazione fondata nel 2021 da un gruppo di donne imprenditrici legate al mondo del vino nel Comune di Monforte d’Alba.

La fase “pilota” del progetto ha coinvolto 31 cantine del Comune di Monforte d’Alba, che nei sei mesi della sperimentazione (da maggio a novembre 2024) hanno raccolto complessivamente due tonnellate di liner, il supporto siliconato delle etichette autoadesive considerato un rifiuto ‘speciale’, solitamente destinato alla discarica o alla termovalorizzazione, ma che in questo caso viene conservato in apposite cartonbox, rigenerato e reimmesso sul mercato della carta riciclata e delle componenti siliconate, in collaborazione con aziende del settore ambientale. Un progetto riconosciuto altamente valido dalla Fondazione Crc, che lo ha incluso nei propri “Percorsi di sostenibilità”, con il coinvolgimento del partner tecnico Bra Servizi – Gruppo Piumatti per la raccolta, il conferimento e il trasporto dei materiali. 

Ora l’obiettivo è allargare il progetto all’intera area Langhe Roero.

Le cantine che aderiranno saranno invitate a raccogliere in azienda i liner esausti, nei cartonbox forniti da L’Anello Forte. Gli stessi verranno poi ritirati a domicilio in un unico ritiro annuale; l’adesione al progetto prevede anche il rilascio della documentazione di corretto conferimento e, a termine del processo di riciclo, del certificato che attesta l’impegno dell’azienda nel recupero e riciclo del materiale nell’anno di riferimento, utile per il bilancio di sostenibilità aziendale, che permette di rendere visibile l'impegno delle imprese per la collettività.

«Lo scopo della nostra unione di produttrici e lavoratrici – osserva Alda Conterno, tra le fondatrici dell’associazione L’Anello Forte - è promuovere la cultura della rigenerazione degli scarti, organici e non, della filiera vitivinicola, per poi immetterli nuovamente nella stessa in un’ottica di economia circolare. Questo, nel rispetto della tradizione contadina del “non sprecare nulla” ben rappresentata dalle testimonianze contenute nel libro di Nuto Revelli. Vogliamo creare un format esportabile in altri territori, partendo dall’analisi delle criticità che ognuno può rilevare nei contesti in cui opera».

Nel caso di Monforte d’Alba, l’associazione ha affrontato la complessità dell’economia circolare legata al vino, affidandosi a docenti universitari, tecnici qualificati ed aziende leader nel settore ambientale che hanno effettuato analisi economiche, geografiche, morfologiche e culturali sul territorio: «Sono state individuate le criticità maggiori legate alla presenza di alcuni rifiuti non riciclabili, attualmente destinati allo smaltimento in discarica - ricorda Alda Conterno -, cosi che si è iniziato a raccogliere i tappi di sughero, che vengono conferiti alla comunità Artimestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio. Da qui, si è aggiunto il progetto di recupero dei liner, sempre nell’ottica della promozione dell’economia circolare, in linea non solo con la regolamentazione europea, ma anche con le aspettative dei consumatori».

comunicato stampa