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Curiosità | 30 gennaio 2025, 20:31

Quando a Dronero passava il treno

La storia, la bellissima testimonianza del figlio dell’ultimo capostazione quando ancora c’era il servizio ferroviario e l’impegno dell’associazione Amici della Ferrovia Turistica della Valle Maira

Quando a Dronero passava il treno

La biglietteria, le due sale d’attesa, i binari e quel suono inconfondibile: partenza per alcuni, arrivo invece per altri. Il treno a Dronero resta nel ricordo, pezzo di storia di questa piccola e caratteristica città ai piedi della Valle Maira, tra progresso, cambiamento e nostalgia.

Era l’inizio del 1900 quando con l'avvio della realizzazione della Cuneo-Saluzzo, si intensificarono le richieste di Dronero e delle valli Maira e Grana per ottenere la costruzione di una tratta ferroviaria nella cittadina. Nel 1901, il Comune di Dronero incaricò gli ingegneri Vicary e Chiaves di elaborare il progetto della ferrovia Busca-Dronero, successivamente trasmesso al Ministero dei Lavori Pubblici per l'approvazione. Nonostante il continuo interessamento di Giovanni Giolitti, nativo di Dronero ed allora Ministro delle Finanze, la realizzazione della linea venne però protratta ancora per alcuni anni, a causa di una serie di difficoltà economiche.



La sospirata data però giunse e fu il 7 dicembre 1909: quel giorno venne accordata al Comune di Dronero la definitiva concessione per la costruzione e l'esercizio della linea. Intanto, alla sovvenzione governativa si era aggiunta quella della Provincia di Cuneo, nonchè quella dello stesso Comune di Dronero. Il progetto esecutivo fu approvato l’anno successivo, nel 1910, con i lavori iniziarono il 9 marzo 1911 a cura dell'impresa "Boggio", con i lavori terminati a settembre 1912, con l’attivazione della linea. Colme di commozione, ad ottobre, furono le parole dal commendatore Caldo lette nella Sala del Consiglio:

“Vi sia gradito il saluto del sindaco di Dronero, e il saluto di tutta questa popolazione che esprime l'esultanza alta e profonda che scuote ogni petto, che risuona in tunti gli echi di queste mura, che sale dalle campagne e si ripercuote di balza in balza fino alle estreme pendici della Valle del Maira. Oggi si effettua il sogno, si traducono in fatto le aspirazioni e i voti di oltre mezzo secolo; oggi Dronero vede maturarsi e raccoglie il frutto della fortunata tenacia dei suoi propositi.”

L'inaugurazione ufficiale avvenne però soltanto l’anno successivo, il 13 ottobre 1913, per consentire a Giovanni Giolitti, ora Presidente del Consiglio, di partecipare ai grandi festeggiamenti organizzati dal Comune. Non c’era ancora il pullman a Dronero ed il treno serviva alle persone per spostarsi anche di pochi chilometri. Apposite auto con tassametro (i primi taxi) attendevano i viaggiatori fuori dalla stazione, accompagnandoli poi in centro città. Furono anche realizzate le fermate di Monastero-Pratavecchia e quella di Castelletto di Busca.



A Dronero non c’era mai stato moltissimo via vai ed il mantenimento della linea richiedeva oltre che molto impegno (non c’erano le garrite) anche forti investimenti. Con gli anni ‘60 però erano arrivati i pullman e, soprattutto, le autovetture erano sempre più comuni. Così, a metà luglio del 1966, visto lo scarso traffico, venne deciso di sospendere il servizio viaggiatori, mantenendo il servizio merci.

Alla stazione viaggiavano soltanto più i treni merci, dapprima con trazione a vapore e successivamente a disel. I treni merci inizialmente viaggiavano tutti i giorni poi, col passare del tempo soltanto più tre volte a settimana, fino ad arrivare alla fine degli anni ‘80 - inizio anni ‘90 con la sospensione definitiva della ferrovia.

“L’ultima capostazione con i treni merci è stata Iosita Pesciaioli, mentre mio padre, Giulio Fossa, fu invece l’ultimo capostazione che a Dronero vide i treni viaggiatori - ci racconta il signor Giorgio Fossa - prese il servizio nel 1953 quando sono nato e con lui, mia madre, mia sorella e mio fratello abitammo in stazione fino al 1977, l’anno in cui mio padre andò in pensione. Era magnifica la stazione di Dronero: un’ampia biglietteria, due sale d’attesa di cui una di prima classe con le poltrone di velluto rosse perché i primi anni c’erano le carrozze di prima classe, e ben due pensiline. Anch’io come mio padre ho scelto di lavorare in stazione, incaricato per alcuni capostazione a Busca e poi per molto tempo a Cuneo invece come formatore. 

Ricordo però bene il mio primo ed unico giorno a Dronero, era la vigilia di ferragosto del 1987. I macchinisti da tempo si lamentavano: l’armamento era quello che era e poi c’era l’erba sulle rotaie che faceva slittare le ruote della locomotiva rifiutati di venire su. Così i vagoni vennero carellati fino a Cuneo. Quel 14 agosto c’era in partenza un vagone di biciclette della ditta Olagnero per la Grecia. Quanti ricordi, soprattutto da piccolo: la stazione di Dronero rappresenta per me, mia sorella e mio fratello il luogo dove siamo cresciuti, un luogo del cuore!”



TENERE VIVO IL RICORDO

A Dronero l’associazione Amici della Ferrovia Turistica della Valle Maira (A.FT.V.M.) lancia un appello per la ricerca di nuovi volontari. Nata l’8 novembre 2005 su iniziativa di alcune persone di Busca e di Dronero, essa ha come obiettivo il recupero della linea Busca - Dronero a fini turistici, nonché la realizzazione di ricerche storiche in materia di trasporto ferroviario (soprattutto locale), il reperimento e la conservazione di documenti, materiali e quanto ritenuto d'interesse.

In questi anni di attività ha attentamente curato la pubblicazione del volume “Il Treno di Giolitti”, importante lavoro di Giovanna Frosini-Ghio, Sergio Declementi e Roberto Olivero sulla storia della ferrovia Busca - Dronero, e ha costruito un interessante prototipo di bicicletta ferroviaria e ne ha motorizzata una di proprietà del Museo Ferroviario Piemontese. Ha proposto, inoltre, interessanti iniziative sui binari della stazione di Dronero e realizzato mostre, convegni, incontri a tema ferroviario in collaborazione con il Comune di Busca, col Museo Ferroviario Piemontese, con diverse associazioni di Dronero e di Busca, cercando sempre di mantenere viva l'attenzione degli enti locali sulla valenza del recupero della linea. Molto e di valore sono i documenti ed il materiale modellistico raccolto, ricevuto anche da alcune persone generose.

Preziosissima da parte dell’associazione è stata anche la realizzazione un plastico ferroviario in scala HO, che si trova presso l’edificio del teatro Iris, in un locale dato in comodato d'uso dal Comune di Dronero. Proprio per il suo mantenimento è alla ricerca di volontari:



“La stazione per noi significa ricordi di un tempo ed è in qualche modo un legame - dice il presidente Giampiero Fissore - Come per tutti i ricordi importanti custodirli diventa anche prendersi cura, volontà. Ed è un tramandare la storia della nostra bella città. Ringrazio chiunque scelga di dedicare un po’ del suo tempo alla nostra associazione e chi nel corso degli anni ci ha offerto il proprio contributo. Insieme si può fare molto!”

Chiunque fosse interessato ad entrare a far parte degli Amici della Ferrovia Turistica della Valle Maira può telefonare al 340 8260217.

Beatrice Condorelli

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