Attualità - 28 gennaio 2025, 18:41

Da Roccabruna a Dronero, per una memoria che non smette di essere tramandata

Domenica la toccante celebrazione a Roccabruna in ricordo di tutti i i roccabrunesi caduti e dispersi durante tutte le guerre, mentre in arrivo all’Iris Dronero, venerdì 31 gennaio, lo spettacolo teatrale per famiglie “Viaggio ad Auschwitz A/R”

Da diversi anni a Roccabruna, nella Chiesa Parrocchiale di Sacra Famiglia, l’ultima domenica di gennaio vengono ricordati tutti i roccabrunesi caduti e dispersi durante tutte le guerre. Una tradizione cominciata e voluta fortemente da don Eligio, che continua grazie all’impegno ed alla volontà dei massari della parrocchia.

Così anche quest’anno, domenica 26 gennaio,  alle ore 11 si è tenuta la celebrazione della Santa Messa, seguita da un toccante momento dedicato alla commemorazione dei caduti e dispersi. 

“Occorre ricordare, oggi come non mai, per un futuro che sappia dare valore all’umanità ed alla pace.”  Sono stati letti, uno per uno, i nomi di coloro che non hanno fatto ritorno, seguiti dalla recita della preghiera dell’alpino. Ad essere presente il sindaco di Roccabruna Livio Acchiardi con alcuni membri  dell’amministrazione comunale, nonché rappresentanti del gruppo A.N.A. di Dronero. 

Un impegno importante da parte dei soli massari, uniti e forti nell’intento di ricordare il valore della vita. Per l’occasione è stata posta, ai piedi del presbiterio, un’installazione con il cappello d’alpino, la bandiera e il volume “vite spezzate” contenente l’elenco dei nomi dei roccabrunesi che non hanno fatto ritorno dalla disfatta di Russia (II^ Guerra Mondiale). 

Venerdì 31 gennaio, invece, alle ore 18:30 il cineteatro Iris di Dronero ospiterà lo spettacolo teatrale per famiglie “Viaggio ad Auschwitz A/R”, prodotto dalla compagnia Melarancio di Cuneo, scritto ed interpretato da Gimmi Basilotta per la regia di Luciano Nattino, con le scenografie Gimmi Basilotta e le musiche suonate dal vivo di Isacco Basilotta. 

Lo spettacolo racconta la storia di un uomo convinto della sua integrità morale e del suo senso di giustizia che un giorno, durante la visita al campo di concentramento di Buchenwald ed immaginandosi prigioniero in quel luogo, scopre il lato oscuro di sé e drammaticamente comprende che in quella condizione potrebbe per la sua sopravvivenza abiurare a tutti i suoi principi etici. 

Decide così di partire per un lungo pellegrinaggio a piedi, seguendo le rotte della deportazione, per ricercare se stesso ed i valori che rendono nobile l’uomo, che gli permettono di guardare l’altro riconoscendone la preziosità. Percorre così i fatti e le storie di un’umanità offesa e scoprendo il potere taumaturgico del contatto e della relazione con la gente e con il mondo. Ed è la storia del lungo cammino ripercorso, il viaggio di deportazione di ventisei ebrei catturati in provincia di Cuneo. 

Lo spettacolo è adatto a partire dagli 11 anni d'età. Per prenotazioni contattare la mail cineteatroiris.ops@gmail.com o il numero 3407439443.

Beatrice Condorelli