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Attualità | 27 gennaio 2025, 11:26

Mondovì posa due targhette per il Giorno della Memoria: ricordano i monregalesi Mario Rossi e Michele Basso [FOTO]

Questa mattina le celebrazioni alla presenza delle autorità e delle scuole locali. Sabato 1° febbraio la posa della prima pietra di inciampo della Città, in ricordo Vincenzo Bellino

Lo scoprimento della targa per Mario Rossi

Lo scoprimento della targa per Mario Rossi

Ricordare ciò che è stato e tramandarlo alle generazioni future. Con questo obiettivo questa mattina, lunedì 27 gennaio, la Città di Mondovì ha celebrato il Giorno della Memoria.

Dopo la tradizionale deposizione della corona d’alloro alla Stele posta all’esterno del cimitero urbano, amministratori, rappresentanti della Forze dell’Ordine, delle Forze Armate e della associazioni hanno raggiunto il monumento dello Scalone, dedicato ai “Morti per la Libertà”.

"In riferimento a due dei momenti più bui della storia contemporanea, il monito di Primo Levi - "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” - deve continuare a riecheggiare nella nostra mente affinché le coscienze dei singoli non possano più essere sedotte e oscurate - ha detto il sindaco, Luca Robaldo, intervenuto alla giornata insieme al vice sindaco Gabriele Campora, l'assessore all'istruzione Francesca Bertazzoli e la consigliera di minoranza, Laura Gasco, il consigliere Provinciale Pietro Danna e il Tenente Colonnello Luca Vandoni del 2° Reggimento Alpini. -. Con questa consapevolezza la Città ha proposto un programma ricco di eventi e di testimonianze. La cultura, la conoscenza e la condivisione comunitaria, dunque, come baluardi luminosi capaci di sconfiggere il buio dell’umanità, tangibile nell’abominio della Shoah, nelle sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati e nel sacrificio dei nostri Alpini". 

Il primo cittadino ha ringraziato le scuole per essere intervenute attivamente alla giornata e per aver contribuito, con gli uffici comunali, in particolare Livio Attanasio direttore della biblioteca civica e la Onlus Cordero Lanza di Montezemolo, a proseguire l'importante lavoro di ricerca per la posa di due nuove targhette della memoria. 

La prima, dedicata a Mario Rossi, è stata posta all'Altipiano, in largo XXIX Aprile, luogo che ricorda la liberazione della Città.

Rossi era un soldato, colonnello del CVL - Cropo volontario della libertà, combatté poi per l'unita delle formazioni autonome militari (FAM), i cui componenti erano anche chiamati 'partigiani azzurri', grazie al colore del fazzoletto che indossavano. Parte della brigata di Valcasotto, nella quarta divisione Alpi, lottò come partigiano dal 1943 al 1945, anno in cui dopo l'arresto e la deportazione avvenuti qualche mese prima, morì in Germania nel capo di Flossenburg il 6 gennaio.
"Abbiamo riscontrato diverse difficoltà nella ricerca di informazioni sulla sua vita - hanno spiegato gli studenti del liceo "Vasco-Beccaria-Govone", che hanno curato la ricerca -. In particolare, certe fonti quali "la banca dati on-line degli internati militari italiani detenuti nei lager" (LeBi) e la  "banca dati del partigiano piemontese" dicono sia nato nel 1897. Altri altri siti come l'Istituto Storico della Resistenza di Cuneo" nel 1887. Non c'è però discordanza sul giorno e mese di nascita: 6 maggio".

Il corteo si è poi spostato a Breo in vicolo San Lorenzo per scoprire la targa apposta al civico numero 2, dove ha vissuto Michele Basso, nato a Mondovì il 14 novembre del 1918 e morto durante la Battaglia di Montecassino il 17 maggio del 1944.

Basso  è stato un marinaio pompiere, poi marò nel ricostituito Reggimento Marina San Marco. Chiese di arruolarsi e fu inquadrato nel Battaglione Bafile, inviato per primo a presidiare il fronte di Cassino, alle dipendenze della Ottava Armata. Ha lottato, insieme alle forze alleate, contro le truppe tedesche, durante la famosa battaglia di Montecassino, tra il gennaio e il maggio del 1944.

"In questa tragica battaglia persero la vita 55mila alleati, 20mila tedeschi e 2mila civili - hanno spiegato gli alunni dell'Istituto Comprensivo Mondovì 2 -, Michele Basso cadde in combattimento il 17 maggio 1944 un solo giorno prima della fine della Battaglia che stava combattendo. 
Abbiamo letto e studiato le vite di uomini che si sono sacrificati in nome della libertà, per la nostra libertà, per renderci adesso individui liberi, liberi dalle catene dell'odio e dell'indifferenza. E grazie a loro se oggi abbiamo la mente sgombra dall'intolleranza ed il cuore pieno di Grazie Michele, è vietato dimenticare, e noi adesso, dopo aver conosciuto la tua storia, non ti dimenticheremo".

Il presidente della onlus "Cordero Lanza di Montezemolo", Romolo Garavagno, ha poi ricodato altri due monregalesi che si trovarono a combattere per la libertà e che vissero, proprio in vicolo San Lorenzo. 

LE TARGHETTE DELLA MEMORIA

Grazie al lavoro degli studenti dell'IC Mondovì 2, in collaborazione con il Comune di Mondovì, le targhette della memoria poste negli anni in Città sono state "mappate" digitalmente. 

Le celebrazioni sono poi proseguite nel cortile dell'istituo comprensivo Mondovì 1 "Anna Frank", di fronte al monumento dedicato alla Shoah, con una rappresentanza degli alunni. 

Qui il sindaco ha voluto ricordare la storia di Susanna Aimo, legata alla famiglia della senatrice Liliana Segre (leggi qui) e della famiglia Castagnino, riconosciuti non a caso come Giusti tra le Nazioni (leggi qui).

Le celebrazioni sono poi proseguite nell’auditorium della scuola media con lo spettacolo degli studenti “Note e pensieri per la memoria” e al “Baretti”, in tarda mattinata, con la proiezione del film, per le scuole superiori, “La scelta di Sophie”.

Si terrà invece questa sera l’ncontro “La vivida forza del ricordo. Vent’anni dopo l’istituzione ONU della Giornata della Memoria., presso il Museo della Ceramica.

L’iniziativa organizzata da A.N.P.I. - Sezione di Mondovì, Associazione culturale “Gli Spigolatori” e A.I.C.C. – Delegazione di Cuneo in collaborazione con il Museo della Ceramica.

Sabato 1° febbraio l’inaugurazione della Pietra di Inciampo dell’artista Gunter Demnig in memoria di Vincenzo Bellino (via Beccaria 2) (leggi qui).

Arianna Pronestì

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