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Attualità | 27 gennaio 2025, 07:00

Autovelox, il Ministero dell'Interno istituisce un Tavolo Tecnico per far chiarezza

Le interpretazioni della norma avevano aperto a numerosi ricorsi, in una recente circolare riporta il parere dell'Avvocatura Generale dello Stato che ha prospettato l'equivalenza tra "omologazione" ed "approvazione"

Autovelox, il Ministero dell'Interno istituisce un Tavolo Tecnico per far chiarezza

Autovelox e omologazione delle apparecchiature di rilevamento della velocità, il tema ha generato un ampio dibattito e l'interpretazione della norma continua a destare dubbi.  Sulla questione si è pronunciato nei giorni scorsi lo stesso Ministero dell’Interno, diramando una circolare e istituendo un Tavolo Tecnico  con i rappresentanti del Ministero dell’Interno, ANCI e  Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al fine di definire le procedure per l’omologazione del prototipo, la tarature e le verifiche di funzionalità dei dispositivi, delle apparecchiature e dei mezzi tecnici di cui all’art. 201 comma 1 bis lett. e) ed f) del Codice della strada per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità ai sensi dell’art. 142 CDS.
Nelle more delle attività di tale Tavolo tecnico, il Ministero dell’Interno invita ad attenersi alle indicazioni fornite dall’Avvocatura Generale dello Stato.

Il Ministero dell'Interno ha preso in carico la questione per poter orientare nell'effettiva corretta applicazione della norma i Prefetti e, di conseguenza, gli enti locali.  Servono, infatti, indicazioni molto chiare anche per evitare l'effetto domino dei tanti ricorsi presentati dagli automobilisti.

In una nota Anci riporta alcuni passaggi esplicativi della circolare del Ministero dell'Interno.

"Il Codice della Strada all’art. 142 comma 6 prescrive che per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate. Come noto, a fini probatori della violazione, si è posta la questione circa l’equivalenza del termine “omologazione” con il termine di “approvazione” , utilizzato nel Regolamento di esecuzione del Codice della Strada – e in successivi provvedimenti e note del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A seguito delle recenti pronunce della Corte di Cassazione del maggio e luglio 2024, che hanno ritenuto i due termini non equiparabili, il Ministero dell’Interno ha avviato un’interlocuzione con l’Avvocatura Generale dello Stato sul tema. In un parere del 18 dicembre 2024, l’Avvocatura Generale ha prospettato la sostanziale piena omogeneità ed identità tra le procedure tecnico-amministrative che sono alla base sia dell’omologazione che dell’approvazione divergendo queste esclusivamente per un dato meramente formale. Ha ritenuto come risulti decisivo, in sede di giudizio, rappresentare la piena omogeneità delle due procedure sostanziando la prospettazione con elementi documentali che non sono stati esaminati dalla Corte in quanto non depositati nei relativi giudizi. Emerge pertanto come sia importante, fin dal giudizio di primo grado, procedere al tempestivo deposito del decreto di approvazione dello strumento specifico e soprattutto eventuali decreti di omologazione di strumenti".

Sara Aschero

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